MILANO - La scomparsa della famosa architetta irachena Zaha Hadid è stata accolta con grande tristezza in tutto il mondo, ma le opere edilizie da lei avviate vanno avanti. Tra queste lo stadio Al Wakrah Stadium, uno di quelli che in Qatar ospiterà il Mondiale del 2022. I lavori al sito, 15 chilometri a sud di Doha, continuano a progredire e, finite le fondamenta, le gradinate iniziano ad innalzarsi. L’impianto, che diventerà anche la nuova casa del Al Wakrah Sports Club, dovrebbe essere pronto da settembre 2018 in poi e raggiungerà un’altezza massima di 48 metri. L’attenzione alla sua costruzione adesso, se possibile, è ancora maggiore perché l’obiettivo è omaggiate la memoria della Hadid. “Siamo molto orgogliosi di poter ospitare qui in Qatar la sua eredità", ha detto Thani Khalifa Al Zarraa, SC Project Manager dell’Al Wakrah Stadium. L'appalto principale è stato assegnato nel mese di gennaio e nelle prossime settimane le gru inizieranno a lavorare alla struttura del tetto in acciaio completo, un’opera che necessiterà di 15-17 mesi per essere completata. “Tutte le infrastrutture e le fondamenta sono state gettate in questi giorni. Le tribune per gli spettatori stanno iniziando ad assumere la loro forma. Da qui a 30 mesi lo stadio sarà completato”. L’Al Wakrah Stadium e la metropolitana di Doha - che collegherà l’impianto alla capitale - stanno avanzando rapidamente e sarà pronto per ospitare diverse partite di prova prima dell'inizio del torneo. Durante il 2022, lo stadio Al Wakrah ospiterà incontri fino ai quarti di finale e avrà una capacità di 40.000 persone. “C’è un secondo livello di posti a sedere che è smontabile e sarà rimosso dopo il Mondiale per portare la capacità fino a 20.000”, ha aggiunto Al Zarraa.