Tommasi: «Corsi di primo soccorso per i calciatori? Parliamone»

Il presidente dell'Assocalciatori ha risposto così alla proposta espressa dal dottor Biagio Sassone, consigliere dell'Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “Non senti battere il cuore?”
Tommasi: «Corsi di primo soccorso per i calciatori? Parliamone»© ANSA
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ROMA - “Rendere i corsi di primo soccorso obbligatori anche per i giocatori come già avviene per gli allenatori? Parliamone. Ma partiamo dalla prevenzione: è fondamentale che le leghe vigilino sui certificati medici, non può bastare una firma del dirigente per assolvere all'obbligo. Facciamo un passo indietro per farne due avanti. Altrimenti sarebbe come dotare di un airbag una macchina che non ha le ruote”: con queste parole il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi ha risposto alla proposta espressa dal dottor Biagio Sassone, consigliere dell'Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “Non senti battere il cuore?” avvenuta venerdì mattina presso la Sala Fellini degli studi cinematografici di Cinecittà all'interno della Rassegna di Calcio Solidale inFEST2016.

L'iniziativa di sensibilizzazione, promossa da Fondazione Roma Solidale onlus con il supporto del Ministero della Salute, in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti e AIM Group International, tende a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'imminente entrata in vigore del Decreto Balduzzi attraverso gesti di concreta utilità, proprio come la donazione da parte di Fondazione Roma Solidale onlus di 12 defibrillatori semiautomatici ad altrettante società che secondo la LND si sono distinte per la loro opera sociale. Ci sarà poi una seconda parte del progetto che coinvolgerà la Lega Nazionale Dilettanti e AIM Group international per esportare su base nazionale e internazionale il format presentato questa mattina a Cinecittà. La cerimonia di premiazione è avvenuta al termine di una conferenza stampa in cui ha presenziato Maurizio Saggion (direttore Fondazione Roma Solidale ONLUS) e in cui sono intervenuti Damiano Tommasi (presidente dell'Associazione Italiana Calciatori), Biagio Sassone (direttore dell'unità di Cardiologia AUSL Ferrara), Franco Pascucci (Consigliere del Comitato Regionale Lazio e Coordinatore Regionale del Settore Giovanile e Scolastico), Felice Pulici (vice presidente del Comitato Regionale Lazio del Coni), Mario Brozzi (medico sportivo) e Rita Rigoli Castelli (mamma di Giorgio, ragazzo scomparso in seguito ad arresto cardiaco e a cui è intitolata l'omonima Fondazione). Il dibattito è stato moderato da Daniele Lo Monaco.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha voluto esprimere con una lettera il suo sostegno "per un'iniziativa che ritengo abbia un grande impatto sociale attesa l'attenzione mostrata verso un argomento particolarmente rilevante quale il rischio di morte improvvisa causata da arresto cardiaco e la possibilità di prevenire la stessa attraverso l'uso dei defibrillatori semiautomatici". Dagli interventi è emerso l'impegno del Coni e della Lnd espressi da Pulici e Pascucci anche all'interno di un sistema complesso che ha bisogno di approfondimenti legislatici e programmatici e sono state diffuse dal dottor Sassone cifre impressionanti che danno alla questione una drammatica dimensione: basti pensare che la morte per arresto cardiaco ha oggi un'incidenza pari alla somma della morte causata dai tre tumori principali (colon, polmone e mammella) oppure pari al doppio dei morti registrati per incidenti stradali e morti violente insieme. Per il dottor Brozzi è soprattutto una questione etica: “La cultura dell'emergenza e del primo soccorso ci insegna a documentarci per acquisire una competenza che potrà essere usata su ogni essere umano vivente tranne che su noi stessi. E' il fondamento stesso dell'altruismo”. La Fondazione Castelli metterà a disposizione gratuitamente i corsi di formazione del personale che si occuperà dei defibrillatori donati.

Queste le società premiate con le motivazioni individuate dalla LND:

Per la complessa realtà ambientale della periferia nella quale svolgono, con grande difficoltà, la propria attività
F.T. SAN BASILIO 1960
BORGHESIANA
ARCO DI TRAVERTINO

Per il costante impegno al rispetto degli avversari ed alla diffusione dei valori dello sport
REAL FLAMENCO
PASSOSCURO
SAN PIO X

Per l'impegno dimostrato nel portare avanti un progetto sportivo in piccole realtà territoriali
NUOVA LUNGHEZZA
MARANO EQUO 2004
ONLUS CAPENA CALCIO
P.G.S. DON BOSCO GENZANO

Per l'opera sociale svolta a favore dei bambini delle scuole primarie
GAP SSD ARL

Per il costante impegno nel portare avanti un progetto di integrazione di ragazzi disabili mediante lo sport
DEAFSPQR


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