Il capolavoro di Cosmi e la sfida infinita per la A

Eliminato lo Spezia, Serse aspetta la rivale della finale. Oggi il Pescara sfida il Novara per l'altro posto. Ma chiunque dovrà fare i conti con i siciliani.
Il capolavoro di Cosmi e la sfida infinita per la A© LaPresse
Tullio Calzone
2 min

TRAPANI - Sarà Cosmi contro tutti sino alla fine. Il Trapani è la prima finalista per la A indiretta. La nuova vittoria sullo Spezia certifica - per chi avesse nutrito residui dubbi - che per l’ultimo posto promozione bisognerà fare i conti con un gruppo coeso e tatticamente perfetto, non a caso artefice di un campionato straordinario chiuso al 3º posto.

LA RESA DI MIMMO - Ne ha dovuto prendere atto anche Mimmo Di Carlo, altro protagonista di questa stagione, a cui è mancato quel pizzico di fortuna negli episodi, senza tuttavia mai demeritare. Anche arrivare sin qui non era scontato.

L’ha spuntata Serse che ha saputo dare motivazioni forti a una squadra che aveva comuque chiuso la stagione davanti a tutte le altre antagoniste per la A e giunta al 18º risultato utile consecutivo. Un vantaggio che peserà anche in finale, nell’atteggiamento iniziale a un doppio match che vale un’impresa storica che il Trapani proverà in tutti i modi a non lasciarsi sfuggire di mano.

TUTTI ALL'ADRIATICO - Riflettori puntati ora sull’Adriatico. Il Pescara di Oddo, dopo il blitz sotto la pioggia del «Piola», riaccarezza la promozione per la 2ª stagione di fila. Un anno fa, fu un legno colpito da Melchiorri al 90’ al Dall’Ara a dire di no all’ex laziale che fece, comunque, passare una brutta serata a Delio Rossi e al suo macchinoso Bologna. Riproposta la stessa formula magica, il tecnico biancazzurro potrà contare questa volta su una formazione più agile dal punto di vista fisico e, soprattutto, sulla straordinaria concretezza di Lapadula, l’uomo che più di ogni altro esalta gli schemi iperoffensivi di una compagine arrembante, a lungo in competizione con Cagliari e Crotone, promosse direttamente alla distanza. Certo, non sarà facile emulare Rastelli e Juric. Intanto perché c’è ancora Baroni tra il Pescara e la finale. Battuto nella semifinale d’andata, l’allenatore fiorentino è deciso ad onorare questo ritorno nella città che un anno fa accompagnò alle soglie dei play off. I due successi in regular season fanno sperare, ma per capovolgere il verdetto bisognerà vincere con tre gol di scarto e servirà un’impresa ciclopica. Oddo permettendo, mai dire mai!


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