ROMA - Martedì mattina Buffon prima di rientrare in Italia passerà dal campo. Lui, con Rossi, la Pellegrini, Zanetti, Gallinari, Nibali, Soldini, Ancelotti e tanti altri, è stato tra i promotori dell’iniziativa. Ha messo energia, faccia e parole perché il “playground” per Gerusalemme diventasse realtà. Da oggi lo sarà, lo è. Nel pomeriggio, alle 18 (ora locale) verrà inaugurato il campo polivalente a poca distanza dal muro del pianto, nella città vecchia di Gerusalemme, nel quartiere armeno.
E la prima volta - proprio perché il messaggio sia forte e ampio - oggi l’una contro l’altra si affronteranno due squadre giovanili miste di armeni, arabi e ebrei per l’inaugurazione. L’iniziativa, realizzata grazie al progetto “Assist for Peace” sostenuto da campioni dello sport internazionale, porta con sé un messaggio di pace e sport che è universale. Luca Scolari, mente e braccio dell’idea e dell’associazione, sottolinea: «La singolarità consiste nel recupero di un’area nel cuore della città vecchia. Il luogo simbolo dei tre monoteismi, ancora oggi conteso, adesso ospiterà un campo aperto a tutti. Qui i bambini giocheranno assieme, senza distinzione di etnia e religione, trasformando un sogno in realtà. La convivenza è possibile su un campo sportivo. Cominciamo da qui perché si realizzi anche nelle piazze». E si potrà giocare a calcio e a basket su questo campo verde, si pensa anche di promuovere lo sport al femminile. Arriveranno anche da altri quartieri per ritrovarsi insieme.