Vecchi: «Domani la mia partita più importante»

Prima conferenza stampa da allenatore dell'Inter per l'ex tecnico della Primavera che ha sottolineato l'importanza del match e ha chiesto una reazione della squadra.
Vecchi: «Domani la mia partita più importante»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO A SOUTHAMPTON - Motivato e deciso: Stefano Vecchi ha vissuto la sua prima conferenza stampa da allenatore della prima squadra con serenità. Per lui sul campo del Southampton sarà un battesimo di fuoco, ma l'ex allenatore della Primavera è sembrato pronto.

Vecchi, cosa è successo nelle ultime 24-48 ore?
Stavo allenando l’Under 19 e mi è arrivata la chiamata di Ausilio che mi diceva di andare ad Appiano Gentile a guidare la prima squadra. Leggevo sui giornali di questa possibilità, ma di ufficiale non c’era nulla. Ho preparato un allenamento velocemente e sono andato a conoscere i ragazzi anche se li conoscevo già abbastanza perché da un po’ di tempo ci alleniamo vicino a noi.

Non la trova un po’ pazza come situazione?
La prima squadra la conosce bene perché vivo la quotidianità con loro e ci alleniamo in campi adiacenti. In ritiro con la Primavera questa estate avevamo 7-8 elementi della prima squadra e a volte lavoriamo con gli elementi della prima squadra reduci da infortuni. Preparare una partita così importante ci ha messo un po’ sotto pressione e negli ultimi giorni non sono neppure riuscito a chiamare casa.

L’allenatore del Southampton ha detto di non conoscerla e che questo può essere un vantaggio per lei. Concorda?
Qualche vantaggio c’è ma i giocatori dell’Inter li conoscono tutti perché sono giocatori di livello internazionale. Tante sorprese non ci saranno.

Dispiaciuto per quello che è successo a De Boer?
Mi dispiace per De Boer perché con il suo staff ha sempre messo impegno e professionalità. Tra il mio staff e il suo i rapporti sono stati molto professionali. Purtroppo nel calcio queste sono cose che possono succedere.

Cosa prova ad avere questa opportunità?
Ringrazio Ausilio, Thohir e Suning. Non mi importante di essere un traghettatore. La partita importante è quella di domani sera e non guardo oltre. Io vivo il presente perché la gara di domani sera può determinare tanto. Voglio preparare bene il match e puntare su giocatori forti che hanno tutto per uscire da questa situazione. Mi affido a loro perché questo match è decisivo.

Su quali tasti sta battendo per ridare un equilibrio all’Inter?
Cercherò di dare equilibri e tranquillità facendo le cose facili. Cercherò di rendere chiari 2-3 concetti e spero poi di vederli in campo.

Ieri notte è riuscito a dormire oppure…
Per la testa mi passano mille cose e qualche ora in meno del solito l'dormita, anche solo per guardare in video il Southampton o per analizzare la mia squadra. Quando dormo però dormo bene.

All'Inter basterà un punto?
E’ una partita importante. Per mia mentalità le partite mi piace giocarle: non so se la forza del Southampton ci costringerà a difenderci, ma noi proveremo a fare la nostra partita perché con un punto non è detto di passare. Loro ci metteranno sicuramente in difficoltà, ma siamo consapevoli di quello che possiamo fare.

Cosa chiederà ai suoi giocatori domani?
Chiederò un aiuto, non solo a me, ma anche a loro stessi. Sono un gruppo di calciatori con qualità importanti e nelle difficoltà i giocatori importanti trovano risorse importanti. Se si esprimeranno come sanno, sarò sereno. Mi affido alla loro capacità e alla loro esperienza di giocare in ambienti così.

Proverà le stesse sensazioni rispetto alla finale di Coppa Italia Primavera dello scorso anno contro la Juventus?
Dipende da domani. Per ora sono abbastanza tranquilla, ma vediamo domani cosa succederà appena entrerò in campo. Domani giocheremo con il lutto al braccio per la scomparsa del padre del presidente Thohir al quale mandiamo le nostre condoglianze.


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