ROMA - Non una tragedia, ma un omicidio. Così il ministro della Difesa boliviano Reymi Ferreira ha definito la tragedia aerea che ha causato la morte di 71 persone tra cui i giocatori, l'allenatore, e i membri dello staff della Chapecoense. Ferreira non vuole sentir parlare di tragico incidente: «Se il pilota avesse rispettato quanto previsto dalla normativa o se avesse dato l'allarme per tempo, questa tragedia poteva essere evitata». L'aereo si è schiantato tra le colline vicino Medellin, perché aveva finito il carburante e per il ministro boliviano questo "non può essere un caso".
NUOVO ALLENATORE - Intanto la Chapecoense cerca di ripartire. Oggi è stato presentato il nuovo allenatore Vagner Mancini: «Non ho dubbi che faremo una squadra forte. Saremo forti in campo e fuori, la nostra famiglia è saldissima. Oggi la Chape ha tifosi in tutto il mondo».
Nosso escudo ganhou novas estrelas.#VamosChape pic.twitter.com/SgjBjzrdVy
— Chapecoense (@ChapecoenseReal) 8 dicembre 2016