Rivoluzione Fifa: «Aboliamo i pareggi ai Mondiali»

A gennaio si discuterà l'allargamento della competizione a 48 squadre. Sul tavolo anche l'idea di eliminare il pari nelle partite dei gironi di qualificazione: calci di rigore al termine dei 90'
Rivoluzione Fifa: «Aboliamo i pareggi ai Mondiali»
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ROMA - Mattias Jonson. Nelle notti di Trapattoni, uno che nel calcio ne ha viste di tutti i colori (dalla battaglia di Santiango nel 1962 in Cile che guardò da infortunato all'arbitraggio scandaloso di Byron Moreno ai Mondiali coreani), forse ogni tanto ancora ricompare. Il 22 giugno 2004, per tutti gli italiani la giornata mondiale del biscotto, l'attaccante del Brondby segnò il 2-2 tra Svezia e Danimarca che eliminò la Nazionale dagli Europei portoghesi. Un caso non isolato, quello del pareggio accomodante (da un Inghilterra-Irlanda del Nord 0-0 delle qualificazioni ai Mondiali 1985 ad un Argentina-Romania 1-1 del 1990), che la Fifa adesso vuole eliminare.

I RIGORI AL 90' - Come ha rivelato il Corriere della Sera, nel Consiglio che si terrà il 9 e 10 gennaio, infatti, oltre che dell'aumento a 48 squadre nella fase finale, si discuterà anche dell'abolizione dei pareggi nelle partite dei gironi d’eliminazione ai Mondiali. In sostanza, in caso di parità al 90' le gare sarebbero decise ai calci di rigore. Un'idea del presidente Infantino per ridurre al minimo i rischi di possibili accordi tra squadre (la differenza reti inciderebbe di meno). Dopo l'entrata in campo della VAR (proprio ieri il primo rigore assegnato con la moviola in campo nella semifinale del Mondiale per club tra Atlético Nacional e Kashima Antlers), il calcio si avvia verso un'altra rivoluzione. Basta biscotti, giusto Trap?

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