'Effetto Chapecoense': il Belgrano rinuncia al volo

La squadra argentina doveva andare in ritiro in Cile, ma dopo alcuni guasti al velivolo ha deciso di abbandonarlo per scendere a terra
'Effetto Chapecoense': il Belgrano rinuncia al volo
Giuliano De Matteis
2 min

CORDOBA (ARGENTINA) - 'Effetto Chapecoense'. Potremmo definire così la sensazione di paura che, dopo la recente tragedia che ha colpitola squadra brasiliana, nella notte scorsa ha spinto i giocatori del Belgrano a scendere dall'aereo che avrebbe dovuto portarli in Cile, a La Serena, per il ritiro prestagionale in programma fino al 16 gennaio. La partenza era programmata per le ore 20.50 locali ma il velivolo della 'Sky Airlines' ha iniziato ad avere dei problemi elettrici mentre era in pista per decollare, con tutti i passeggeri all'interno.

«Prima è rimasto senza elettricità, poi si è spento del tutto il motore - ha raccontato uno dei passeggeri all'agenzia Télam -. Cinque minuti dopo è arrivato un veicolo di assistenza e si è riacceso ma solo per pochi secondi perché poi le turbine e le luci si sono spente di nuovo mentre eravamo già in movimento. A quel punto abbiamo deciso di scendere tutti: sono stati attimi tremendi». Sulla vicenda poi il Belgrano, club della città di Cordoba, ha diramato un comunicato: «Passato un po' di tempo in pista, senza dare maggiori spiegazioni, la compagnia aerea ha prima annunciato un guasto, poi che il problema era stato risolto e che il volo sarebbe partito. In quel momento i passeggeri, compresa la nostra delegazione, erano tutti presi dallo sconcertati dalla situazione. La dirigenza ha così deciso di non partire, scendere e restare a Cordoba per tutelare l'incolumità fisica e psicologica dei calciatori, dello staff tecnico e degli impiegati».


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