Gasperini: «Spero il Napoli sia distratto»

Il tecnico dell'Atalanta ha parlato a "Tiki Taka" del match di domenica a San Paolo e della sfida che attende gli azzurri in Champions contro il Real Madrid. E poi Gagliardini: "Gli ho detto di andare all'Inter e non giocare da ragazzo. E' forte...".
Gasperini: «Spero il Napoli sia distratto»© Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Si gode la classifica dall’alto del quarto posto in condominio con l’Inter e pensa al big match contro il Napoli, uno scontro (quasi) al vertice che a inizio stagione non avrebbe mai potuto immaginare così. Ieri sera Gian Piero Gasperini è stato ospite all’interno del programma “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco”, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo. “Sono venuto a Bergamo - ha raccontato - per lavorare con i giovani. Dopo Genova pensavo di stare fermo, ma poi è arrivato il presidente Percassi e mi ha convinto con un progetto che prevedeva l’investimento sui giovani e il tempo necessario per trovare la giusta strada. Gagliardini me l’aspettavo su questi livelli: veniva da esperienze non tanto positive in B e anche quest’estate, per quanto si vedesse che aveva qualità, lamentava difficoltà di collocazione in campo e di fiducia. I numeri però c’erano e dopo la grande partita contro il Napoli è esploso. Quando è andato all’Inter, gli ho detto di giocare da protagonista e non da ragazzo, perché non gli avrebbero dato il tempo di giocare da ragazzo. Ma è più facile a dirsi che a farsi. L’Inter in questo momento è una squadra solida, forte: non fai una striscia come quella che hanno fatto se non hai delle capacità tattiche”.

PAPU E JUVE - “Come commento io gli scherzi che si fanno sui social Gomez e Petagna? Sono due ragazzi straordinari esattamente come lo sono anche fuori lontani dalle telecamere. Gomez per noi è incedibile, non ha prezzo: spesso si parla dei giovani, ma ci sono anche giocatori come lui che danno un contributo pazzesco. Sogno Europa? È ancora lontana, tredici partite sono tante e abbiamo squadre forti che competono con noi, ma possiamo giocarcela. Non abbiamo l’obbligo di andare in Europa, ma ora che siamo qui vogliamo provarci: a noi piace stare in alto. Le polemiche Dybala-Allegri e Bonucci-Allegri? Penso che queste cose vadano prevenute e quando succedono sono sintomo di nervosismo. Negli spogliatoi ci sono spazi per dirsi tutto, una sorta di camera caritatis. Comunque non è un fatto grave: può essere dovuto al fatto che sta arrivando un momento decisivo, perché la Juve, al di là di coppa Italia e campionato, ha la Champions come obiettivo primario. Higuain? Si è calato nel meccanismo bianconero con grande disponibilità, soprattutto all’inizio, ma ora, in questa nuova posizione, stanno dimostrando le sue capacità realizzative. La Juve è la più forte perché ha una continuità e un’abitudine di rendimento che nessuno delle sue avversarie ha. In ottica Champions, questa partita con il Porto è fondamentale, perché può dare alla Juventus la dimensione di quanto possa essere competitiva. Le polemiche arbitrali? Penso sia nella natura del calcio, quando c’è un fallo dubbio, farsi scappare qualche parolina: è sicuramente un aspetto che noi allenatori, io in particolare, dobbiamo migliorare”.

ORA IL NAPOLI - “Dobbiamo sperare che il Napoli sia un po’ distratto dal ritorno col Real, perché in questo momento, per come sta giocando, è difficile da contenere: per noi è un banco di prova importante, ci dirà dove possiamo arrivare. Sia il Napoli sia la Roma sono grandissime squadre: a livello di continuità gli manca qualcosa rispetto alla Juventus, ma negli scontri diretti se la giocano alla pari”.


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