L'Avellino si aggrappa al Coni. Anche Izzo e altri deferiti sperano

Oggi pomeriggio si discute presso il Collegio di Garanzia del Coni presieduto dall'ex ministro Franco Frattini, riunito a sezioni unite, il ricorso di alcune società che chiedono l'affermazione del cosiddetto principio della "perentorietà dei termini procedurali" del Codice di Giustizia Sportiva. La pronuncia del Collegio potrebbe essere decisiva anche per il processo che vede coinvolto l'Avellino e una serie di suoi tesserati o ex tali. Tra questi il difensore del Genoa Armando Izzo per il quale la Procura federale ha chiesto 6 anni di squalifica e 20 mila euro di ammenda con l'aggravante della preclusione, un tecnicismo che impedirebbe al difensore nel giro della Nazionale di richiedere sconti di pena.
L'Avellino si aggrappa al Coni. Anche Izzo e altri deferiti sperano© LaPresse
di Tullio Calzone
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COLLEGIO DI GARANZIA - Si discute questo pomeriggio, alle ore 14,30, davanti al Collegio di Garanzia del Coni presieduto dall’ex Ministro Franco Frattini, il ricorso di alcune società che chiedono affermarsi il principio della «perentorietà dei termini procedurali» del Codice di Giustizia Sportiva. La pronuncia potrebbe essere decisiva anche per il processo che vede coinvolto l’Avellino con udienza aggiornata al 7 aprile, nel quale la difesa del club irpino, affidata all’avvocato Eduardo Chiacchio, ha eccepito l’inosservanza dei termini procedurali. Se dovessero essere accolti i ricorsi di Paganese e Sant’Arcangelo, potrebbe essere sancito il principio dell’inosservanza dei termini perentori, estensibile anche al deferimento di tutti i soggetti coinvolti nel processo dell’Avellino che potrebbero essere, pertanto, anche prosciolti.

RINVIO AL 7 APRILE - A proposito del processo al club irpino, accogliendo la richiesta formulata dai difensori di parte e al fine di garantire il corretto esercizio del diritto di difesa, il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Cesare Mastrocola ha rinviato all’udienza di venerdì 7 aprile (ore 14) la prosecuzione del dibattimento relativo ai presunti illeciti a carico di alcuni ex calciatori dell’Avellino e della società irpina in relazione agli incontri di b Modena-Avellino (17/05/2014) e Avellino-Reggina (25/05/2014). Nel corso dell’udienza del 3 marzo, il Procuratore federale aveva chiesto 7 punti di penalizzazione e un’ammenda di 145 mila € a carico dell’Avellino, 6 anni di squalifica e 20 mila € di ammenda per i calciatori Armando Izzo, Francesco Millesi e Luca Pini con preclusione, un tecnicismo che impedirebbe di chiedere la grazia e uno sconto di pena. Sono 3 gli anni di squalifica e 50 mila € di ammenda per Maurizio Peccarisi. Chiesti 6 mesi di squalifica e un’ammenda di 30 mila € per omessa denuncia per i calciatori Fabio Pisacane, Luigi Castaldo, Mariano Arini e Raffaele Biancolino, mentre per l’ex presidente e ora amministratore unico dell’Us Avellino, Walter Taccone, la sanzione richiesta è di 9 mesi di inibizione e 45 mila € di ammenda.


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