Cellino, fine di un incubo: la Cassazione gli dà ragione

L'ex presidente del Cagliari può finalmente festeggiare: 80 miliardi delle vecchie lire di cartelle esattoriali gli sono state cancellate dopo più di 20 anni
Cellino, fine di un incubo: la Cassazione gli dà ragione© PA
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ROMA - La fine di un incubo. L'ex presidente del Cagliari, Massimo Cellino, può finalmente festeggiare: 80 miliardi delle vecchie lire di cartelle esattoriali gli sono state cancellate dopo più di 20 anni. L'imprenditore italiano, oggi comproprietario del Leeds, squadra della Championship, la Serie B inglese, ha così potuto mettere la parola fine a una storia pluridecennale.

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LA VICENDA - Nei primi anni '90 la società della famiglia Cellino, la SEM Molini Sardi, azienda che si occpupa della commercializzazione di frumento e alimenti derivati, era stata oggetto di investigazioni da parte della Guardia di Finanza. Da quest'indagine partirono due contestazioni: la prima per rivendicare la restituzione di contributi sull'esportazione di granaglie per 80 miliardi delle vecchie lire; la seconda 400 miliardi delle vecchie lire di sanzioni a società e famiglia. I 400 miliardi di lire di sanzioni vennero annullati sia dal Tribunale di Roma che dalla Cassazione. La vicenda degli 80 miliardi di cartelle esattoriali è stata trascinata fino a oggi, quando anche le ultime sanzioni sono state cancellate perché né la società, né Cellino sono stati ritenuti responsabili. "Combattevo da 25 anni, fine di un incubo" le parole dell'ex proprietario del Cagliari.


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