Un’incredibile storia all’italiana

È una storia talmente incredibile da non sembrare vera: che Il presidente di una importantissima squadra di serie A possa anche candidarsi a presidente della Lega di serie B. È quello che ha fatto Claudio Lotito, n.1 della Lazio quarta in classifica, irrompendo in un’altra riunione, stavolta come n.1 della Salernitana.
Un’incredibile storia all’italiana© ANSA
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Alessandro Vocalelli

ROMA - È una storia talmente incredibile da non sembrare vera. Perché il calcio italiano, alle prese con mille problemi e con un solo club nei primi sedici d’Europa, ieri ha scoperto che veramente può succedere di tutto: e che il presidente di una importantissima squadra di serie A possa anche candidarsi a presidente della Lega di serie B. È quello che ha fatto Claudio Lotito, n.1 della Lazio quarta in classifica, irrompendo in un’altra riunione, stavolta come n.1 della Salernitana. Alzando i toni da una parte, trovando adepti dall’altra, è riuscito a far anticipare l’elezione del presidente di Lega di serie B, promettendo aiuti e maggiori ricchezze, con un’unica condizione. Far tutto in fretta, entro il 27 marzo, per poter così ambire al ruolo di vicepresidente vicario della Federazione. Difficile, quasi escluso che possa farcela: perché quel posto è stato già prenotato da Sibilia della Lega Dilettanti e perché Tavecchio sta dimostrando di voler davvero lavorare in autonomia.

Però, se proprio non ce la facesse a centrare il bersaglio grosso, Lotito si garantirebbe da presidente della serie B comunque un posto in Consiglio Federale. Cosa che - e non chiedetegli perché - a lui preme enormemente. Ma al di là delle cariche, e delle sottili trame di Palazzo, è incredibile come il calcio italiano fatichi a contenersi entro una linea di pudore. Non basta, in virtù di una deroga concessa un po’ di anni fa, che una sola persona (unico caso, per la verità) sia proprietario di due club divisi da una sola categoria di differenza. Ma addirittura si arriva alla possibilità - caldeggiata da un discreto numero di aficionados - di concedere alla stessa persona di essere protagonista in A, presidente in B e consigliere federale (o addirittura vicepresidente, secondo i suoi piani) allo stesso tempo. E qui, paradossalmente, la figura di Lotito passa addirittura in secondo piano. È più in generale che bisogna riflettere. La serie A non riesce a eleggere il suo presidente, in B vi abbiamo raccontato quello che succede. Non sarebbe il caso di mettere un punto e rifondarlo veramente il nostro sport più popolare?


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