LA MERAVIGLIOSA SPAL DA A E LA QUESTIONE ARBITRALE

Mentre Semplici allunga le mani sulla A piegando un indomito Cittadella e si prepara a fer festa con una vittoria a La Spezia confidando in un Frosinone non vincente a Salerno, divampano le polemiche per numerosi errori arbitrali. Ecco come si rischia di rovinare questo finale di campionato bellissimo e avvincente proprio perché equilibrato e non scontato. Da Frosinone a Brescia direttori di gara nel mirino e in Lega s'avverte un vuoto di potere dopo l'uscita di scena di Abodi e la mancanza di un nuovo presidente.
LA MERAVIGLIOSA SPAL DA A E LA QUESTIONE ARBITRALE© LaPresse
di Tullio Calzone
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Al  riparo da ogni sorta di errore e di polemica è ancora una volta, come sempre, solo la Spal. E  non  solo perché chi vince ha sempre ragione. Semplici piega anche lo spigoloso Cittadella dell'australiano Venturato e s'invola verso uno storico traguardo atteso da quasi mezzo secolo mentre tutta Ferrara freme e accarezza un sogno mai come ora tanto prossimo alla realtà. A +8 punti dal 3º posto, sempre occupato dal Frosinone vittorioso tra le polemiche sullo Spezia del ciociaro Di Carlo, e a +7 dal Verona, ancora 2º ma bloccato dal Perugia nel palpitante posticipo del Curi risoltosi con un botta e risposta in un minuto, Antenucci e compagni allungano le mani sulla promozione diretta e si preparano a una fantastica festa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare all’inizio di questa avventura solo pochi mesi fa.  

ARBITRI E OPINIONISTI BUONISTI - Intanto, rischia di esplodere la questione arbitrale. Perché due indizi generano cattivi pensieri, tre diventano una prova concreta se non proprio schiacciante. In verità, l’infinità di errori arbitrali che si sono verificati nelle ultime giornate potrebbero certificare che un campionato mai così bello e avvincente può essere rovinato. E non bastano i sofisticati sillogismi di certi opinionisti, che adeguano la qualità degli arbitri alla categoria, per metterci una pezza a colori. E neppure l’invocazione di tecnologie più disparate, peraltro lontane per ora dalla realtà. Anche perché questa B nel recente passato è stata una miniera di idee e di innovazioni a ogni livello durante la gestione Abodi, interrottasi per le note vicende legate all’elezione del presidente federale e alla conseguente spaccatura all’interno della Lega cadetta.

VUOTO DI POTERE? In realtà, la sensazione strisciante che si avverte è che proprio questo “vuoto di potere“ - con tanti personaggi in fibrillazione intenti a trovare una soluzione per aprire un nuovo ciclo dirigenziale - possa in qualche modo influire, sia pure involontariamente, anche su un finale di stagione con strafalcioni inenarrabili e incomprensibili come avvenuto ieri su diversi campi di Serie B. Un vero peccato perché anche la 38ª giornata ha confermato come l’equilibrio perfetto sia la vera bellezza del torneo. Spal a parte, ovviamente, che brilla di luce propria mentre allunga le mani sulla A!


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