«Bergamini, non fu suicidio: l'inchiesta si riapre»

Il procuratore Capo di Castrovillari Facciolla: «Procederemo con la riesumazione del cadavere»
«Bergamini, non fu suicidio: l'inchiesta si riapre»
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ROMA - “Procederemo con la riesumazione del cadavere perché vogliamo approfondire con le tecniche di cui oggi si dispone tutti i possibili aspetti di quello che non è un suicidio, non è ipotizzabile come un suicidio”. Il Procuratore Capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, intervistato in ESCLUSIVA da RaiSport, informa che si riaprirà ufficialmente l’inchiesta sul caso Denis Bergamini, a distanza di ventotto anni, che sono stati notificati due avvisi di garanzia all’ex fidanzata Isabella Internò e al conducente del camion Raffaele Pisano, coinvolto quella sera nella vicenda, ritenuto da alcuni anni addirittura defunto. La riesumazione dei resti verrà effettuata il prossimo 2 maggio in provincia di Ferrara.

Bergamini perché è stato ucciso?
“E’ un mix di questioni sentimentali e di questioni legate ad altre tematiche”.

C’è un mix tra interessi dell’ex fidanzata di Bergamini, la droga e le frequentazioni tipo quelle con il suo migliore amico Padovano?
“Il discorso droga è un discorso presente fin dai primi atti della indagine. La storia giudiziaria più o meno recente ci consegna Padovano (Michele ndr), come un amico stretto di Bergamini. I due erano molto legati e avevano una conoscenza di rapporti e di situazioni diversa da quella di altri. Bergamini non era legato solo a Padovano ma anche ad altri, tra cui l’ex portiere Simoni e comunque c’erano anche soggetti privati”

Bergamini era entrato in un giro di droga dal quale voleva uscire? E’ ipotizzabile?
“Le variabili ipotizzabili possono essere tante. Sembrerebbe una vicenda chiusa in un rapporto tra pochi soggetti che evidentemente hanno goduto di protezione…è stata creata una cortina fumogena per evitare che venisse fuori la verità”

Coinvolgimento della mafia?
“Può essere”. 

Il procuratore poi racconta due episodi: “Il giorno del funerale sul pullman dei calciatori c’era anche la fidanzata di Bergamini con una busta che conteneva i vestiti di Denis. Questa busta se la passarono, per un fatto affettivo, i calciatori, ma poi però sparì. Gli abiti di Bergamini non ci sono più. Subito dopo il funerale, Padovano accompagnò la fidanzata di Bergamini a casa, fu invitato a salire con insistenza. Lui andò sopra e trovò una festa. C’erano delle paste, il giorno del funerale stavano festeggiando…. E’ un omicidio in concorso”.

L’intervista realizzata al Procuratore Capo di Castrovillari Eugenio Facciolla sarà trasmessa all’interno del Tg Sport delle 18.30 su Rai2.


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