Una crisi di pianto, una sorta di attacco di panico e poi la retromarcia repentina e inattesa. Il nordcoreano Kwang-Song Han, 5 gol in questo avvio di campionato in Serie B, era pronto a partecipare alla Domenica Sportiva ma alla fine non se l’è più sentita, sembrerebbe dopo una telefonata forse proprio dalla Corea. In tv s'è presentato solo Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, che ha attribuito l’improvviso forfait alla giovane età del calciatore e alle difficoltà con la lingua. È impossibile però non considerare i risvolti geopolitici della vicenda: in Corea del Nord è in vigore un regime totalitario e la tensione con gli Stati Uniti è crescente. Sembrerebbe che il governo di Kim Jong-Un sia intervenuto per imporre il silenzio a tutti i giocatoro nordcoreani che giocano in Europa. Tra questi c’è anche Jong Il-Gwan del Lucerna. Il timore di possibili ritorsioni da parte del governo nei confronti degli atleti o dei loro familiari potrebbe aver spaventato il ragazzo e indotto il club a proteggerlo, lasciandolo in albergo. In passato non sono mancate punizioni esemplari per gli atleti che hanno disatteso divieti analoghi.