Il boom del calcio social

Le app, gli smartphone, le comunità di tifosi, la fidelizzazione, gli stadi interattivi: è il football 4.0. È esponenziale la crescita dei fan che seguono i campionati italiani e stranieri su Internet. E per le società non è più solo una questione di tifo
Il boom del calcio social
Xavier Jacobelli
2 min

ROMA - Il rapporto è ponderoso, analitico, freschissimo. Iquii, la società che l’ha curato, fotografa la situazione sino a settembre 2017. Il Corriere dello Sport-Stadio lo pubblica in anteprima. I numeri sono impressionanti: tra fan base di Facebook, followers di Twitter e Instagram, è enorme la massa di tifosi social o social tifosi, fate voi. E per le società, soprattutto le inglesi e le spagnole che per prime hanno capito l’antifona, non è più soltanto un fenomeno di mera passione del pubblico che, un tempo, veniva manifestata sugli spalti e oggi saltabecca anche in Rete da un social all’altro. Gli esperti lo chiamano calcio 4.0: dilaga fra app, comunità o community, fidelizzazione, membership, realtà virtuale o virtual reality che permette di simulare anche le scene di allenamento; e-games cioè giochi elettronici; fan engagement. È, questo, il coinvolgimento del pubblico che misura il successo del messaggio lanciato in sua direzione e ha lo scopo di rafforzare il legame fra la squadra e i suoi fan, perchè divenga così forte da tramutarli anche in clienti.

IL CRM - Dopodiché, scatta il passaparola sul web, leggi effetto virale. E poi c’è il Crm (Customer Relationship Management), come gestire in modo efficace i rapporti con i propri clienti, in questo caso tifosi-clienti, onde garantire loro la massima soddisfazione sia quando acquistino abbonamenti per lo stadio o accappatoi con i colori sociali, cliccando sull’e-commerce.

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