Boateng: «Razzismo allo stadio? Servirebbe la tecnologia»

Il centrocampista ghanese propone una soluzione per i continui insulti che tanti giocatori ricevono dalle tribune
Boateng: «Razzismo allo stadio? Servirebbe la tecnologia»© EPA
1 min

ROMA - «Abbiamo l'Occhio di Falco e ora la Var per vedere se un giocatore è o meno in fuorigioco o per concedere o no un rigore. Ma mi chiedo: perché non utilizziamo questa tecnologia per identificare chi grida un insulto razzista, buttarlo fuori e non consentirgli più di entrare allo stadio?». È la proposta che arriva, attraverso un'intervista al magazine tedesco "Focus", dall'ex milanista Kevin Prince Boateng, oggi all'Eintracht Francoforte: «Sta per finire il 2017 e non abbiamo trovato ancora un modo per mettere fine al razzismo negli stadi», si rammarica il centrocampista ghanese, secondo il quale l'uso della tecnologia in questa battaglia «sarebbe d'aiuto non solo allo sport ma anche all'umanità. Ci sono episodi di razzismo ogni stagione, non può succedere ancora». (in collaborazione con ITALPRESS)


© RIPRODUZIONE RISERVATA