LE LACRIME DI POCHESCI - Il calcio vero è emozione pura. E scatena i sentimenti più reconditi dell’animo umano, a volte sollecitando lacrime. E’ capitato di commuoversi a Pochesci, complice questa sua Ternana arrembante, ingenua e spettacolare, comunque destinata a far parlare di sé. Soprattutto se dovesse ritrovare un po’ d’equilibrio che in un torneo come quello cadetto è una dote indispensabile. Dato per spacciato dai soliti noti (ipercritici e prefiche compresi) in caso di un nuovo ko, il tecnico capitolino, alla sua prima esperienza in B dopo aver lottato a lungo in terza serie per costruirsi da solo un’opportunità, è invece vivissimo. Tanto da commuoversi dinanzi alla manifestazione di fedeltà che gli riserva la squadra, capovolgendo la gara con lo Spezia che s’era messa davvero tanto male.
FROSINONE, CURVA AMARA - Dalle lacrime ternane ai chiarimenti pretesi dalla Curva del Frosinone per il pari con il Palermo che conferma Daniel Ciofani e compagni al comando. Nel faccia a faccia dei giallazzurri con gli esigenti tifosi ciociari non ci sarebbe nulla di male. Ma il Frosinone è 1º in classifica e andrebbe incoraggiato anche perché non è scritto da nessuna parte che si debba lottare per la A, obiettivo non scontato e non dovuto. La cosa peggiore, invece, sarebbe quella di far disamorare il presidente Stirpe che ha tanto investito nel calcio frusinate sino a ipotecare il futuro con strutture d’avanguardia e uno stadio di proprietà. E il Palermo di Tedino? Bello tosto e imbattuto. Anche qui non per caso!