Napoli, Sarri punta sul campionato. Lazio, che realtà!

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Napoli, Sarri punta sul campionato. Lazio, che realtà!© ANSA
Alberto Dalla Palma
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ROMA - La decima perla del suo straordinario campionato, consente al Napoli di allungare ancora il passo e di lasciare Juve e Lazio a distanza di sicurezza in attesa che l’Inter si esibisca a Verona. L a decima perla del suo straordinario campionato, consente al Napoli di allungare ancora il passo e di lasciare Juve e Lazio a distanza di sicurezza in attesa che l’Inter, questa sera, si esibisca a Verona con la testa piena del diktat di Luciano Spalletti: vincere, vincere, vincere sempre. Sabato sera Higuain aveva trascinato i bianconeri in vetta, accanto alla squadra di Sarri, facendo capire che la lezione della panchina gli era servita eccome; ieri all’ora di pranzo prima Immobile e poi il redivivo Nani erano riusciti a vincere a Benevento, ottavo appuntamento esterno della stagione e così anche la Lazio era salita al primo livello di un campionato sempre più appassionante.

E il Napoli come avrebbe risposto? Se lo saranno chiesto juventini, laziali e pure gli interisti, che non hanno dovuto attendere molto per capire che Sarri non si sarebbe fermato nemmeno questa volta, trascinato da un San Paolo in festa: cinquantamila tifosi contro il Sassuolo, altrettanti mercoledì contro il City di Guardiola. Un guizzo di Allan, sempre più opportunista sotto porta, un angolo confuso di Callejon pochi istanti dopo il pareggio di Falcinelli e il solito gol di Dries Mertens: un 3-1 perentorio, come avviso ai naviganti, questo Napoli non si ferma mai, undici giornate e dieci vittorie.

Lo scudetto nel mirino: alla vigilia di un intenso turno di Coppe, il tecnico toscano ha fatto riposare solo Hysaj e Koulibaly. Un segnale chiaro: il Napoli punta forte sullo scudetto, forse addirittura tutto, pur senza trascurare l’Europa. Sarri è un tecnico che cambia davvero pochissimo in generale, non ama il turnover e nemmeno le seconde linee (se così si possono chiamare giocatori come Diawara, Zielinski, Rog e Ounas), però stavolta si è avuta la sensazione forte che la sua vera corsa a tappe sia il campionato. Inzaghi nemmeno due cambi ha fatto, almeno in partenza: Lazio titolarissima a Benevento considerando che la pratica Europa League è già stata quasi chiusa a Nizza.

Sesta vittoria consecutiva, ottava in trasferta: e quando si stava smarrendo di fronte alla reazione sannita, ecco spuntare finalmente il portoghese Nani, collezionista di trofei con il Manchester United e campione d’Europa con il Portogallo. Un gol, un assist, altre giocate da campione: attenzione perché ancora deve tornare Felipe Anderson, altro gioiello biancoceleste fermo ai box da luglio. Ormai la Lazio è una realtà spettacolare (tre gol di media a partita), chi la sottovaluta nella lotta al vertice commette un errore gravissimo. Stasera, intanto, l’Inter cercherà di imporre la sua legge a Verona e di ripristinare la classifica originale, poi via al turno di Coppe: la Roma contro Conte, la Juve a Lisbona e il Napoli con il City. Ma occhio alla partita di Atene: il Milan affronta l’Aek e Montella non ha più tanto tempo per convincere i cinesi che è l’uomo giusto per il loro progetto. Due notizie in serata anche da Torino: Mihajlovic è in salvo e Belotti, invece, è pronto per l’Italia di Ventura. Tiriamo tutti un respiro di sollievo aspettando la Svezia per lo spareggio mondiale e anche la convocazione di Zaza, un gol a partita nella Liga dove il Real non comanda più.


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