BARI-PALERMO, PROFUMO DI A

Oltre 20 mila tifosi al San Nicola per il posticipo match clou della 18ª giornata. Grosso attacca e Tedino (in emergenza) se la gioca. Intanto a Salerno Lotito liquida Bollini (oggi Salernitana a Colantuono o Stellone) e il Frosinone incassa la lezione di realismo di Stirpe: Longo batte l'ex Marino e vola in vetta.
BARI-PALERMO, PROFUMO DI A
di Tullio Calzone
2 min

Panchine sempre più bollenti in B. Mentre il girone d’andata volge al termine, sono già 7 i cambi, avendo di fatto registrato anche quello a Salerno di Bollini, inesorabilmente stroncato da Lotito per la gara col Perugia e oggi rimosso. Neanche il tempo di prendere nota dell’avvento di Cosmi ad Ascoli per Fiorin e ci risiamo. Super Serse, alla sua 200ª panchina cadetta, s’è preso subito un’arrabbiatura, subendo il pari a tempo scaduto contro l’Entella. Un finale fatale anche per l’ex vice di Reja che all’Arechi ha incassato l’11º pari, inibendo le ambizioni di una piazza esigente di suo. E così avanzano Stefano Colantuono e Roberto Stellone a seguire, due allenatori accomunati dalla staffetta barese un anno fa. Più staccati Di Carlo e Drago. Intanto, in vetta imperversa la battaglia per il dominio di un torneo che non riesce proprio a trovare padroni. Le luci della ribalta sono tutte per il Frosinone dopo 4 pari di fila. Non senza scelte coraggiose, Longo trova il successo che lo rimette in carreggiata dopo aver patito tante avversità. Incroci pure le dita il presidente Stirpe, ma c’è un dato su tutti che autorizza a sognare, dopo il richiamo opportuno dello stesso patron a un sano realismo che ha disinnescato i soliti ipercritici e riportato tranquillità nella squadra: i punti sono gli stessi dell’anno della promozione. E poco importa se oggi una tra Bari e Palermo (oltre 20 mila tifosi sugli spalti del san Nicola) può allungare o entrambe affiancare laziali e Parma in vetta. Nella B senza padroni vince chi dura lassù. Ma per ora basta questo intenso profumo di A!



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