Il Benevento ritrova capitan Lucioni per tre giornate

Il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni ha accolto l'eccezione formulata dall'avvocato Eduardo Chiacchio a difesa del medico sociale del Benevento Walter Giorgione e ha rinviato la trattazione della posizione del sanitario sannita al prossimo 16 gennaio quando sarà giudicato anche Lucioni che, nel frattempo, potrà tornare in campo per tre gare di campionato contro Genoa, Chievo e Samp. Il difensore giallorosso è accusato di doping per uno spray applicatogli dal medico della società. «Spero che questa storia finisca presto. Ho chiesto a De Zerbi la fascia di capitano».
Il Benevento ritrova capitan Lucioni per tre giornate© ANSA
di Tullio Calzone
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ROMA - Cambia il capo d’imputazione di uno dei protagonisti del “caso Lucioni” e il Benevento ritrova il suo capitano, almeno per le prossime tre giornate di campionato. Il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, nell’udienza tenutasi davanti alla Prima Sezione, a Roma, ha accolto, infatti, l’eccezione formulata dall’avvocato Eduardo Chiacchio in seguito al mutamento dell’addebito contestato al medico sociale del club sannita, Walter Giorgione, e ha rinviato la trattazione della posizione del sanitario al prossimo 16 gennaio. I giudici si sono poi ritirati in camera di consiglio per decidere anche relativamente agli addebiti contestati al capitano giallorosso e hanno stabilito di riunire alla stessa udienza l’esame di entrambe le posizioni. Scadendo il 22 dicembre la sospensione cautelare, di fatto, sino al 16 gennaio il calciatore potrà, dunque, tornare in campo con il Benevento in attesa della sentenza di primo grado. 

LA VICENDA. Il difensore ternano simbolo della storica prima promozione in Serie A dei sanniti, assistito dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, era stato trovato positivo a un controllo dopo la gara con il Torino del 10 settembre scorso. Era stato accertato l’utilizzo di uno spray contenente una sostanza vietata, il clostebol, uno steroide anabolizzante utilizzato nello sport per coprire l’epo, una tecnica vietata che migliora le prestazioni fisiche degli atleti. Il difensore giallorosso rischia una squalifica fino a un anno come richiesto dal Procuratore Nazionale Antidoping Alberto Cozzella nell’atto di deferimento. Intanto, Lucioni può anche scendere in campo per le gare con il Genoa a Marassi, in programma il 23 dicembre e poi con tro il Chievo, il 30, e infine contro la Sampdoria, il 6 gennaio, 1ª giornata del girone di ritorno. Una boccata d’ossigeno per il Benevento, sempre più ultimo in classifica e con appena un punto dopo le prime 17 giornate del campionato di Serie A.

SCENARIO. Ma cosa può accadere dopo il 16 gennaio? Intanto, il Tribunale dovrà decidere l’eventuale sanzione a carico del difensore giallorosso, con possibilità di ricorso in secondo grado sia della Procura Antidoping che del tesserato del Benevento. Attore chiave della vicenda risulta sempre più essere il medico sociale della strega, nei cui confronti la Procura ha chiesto quattro anni di squalifica anche perché Giorgione si è assunto le proprie responsabilità nel complesso caso, asserendo che aveva somministrato lui stesso al calciatore lo spray contenente la sostanza vietata, attenuando con questa ammissione di colpevolezza l’eventuale responsabilità dello stesso Lucioni. 

LUCIONI PRONTO. «E’ come se avessi preso un punto in trasferta - ha commentato ieri il capitano giallorosso la notizia della possibilità di tornare a giocare - anche se il mio legale ha ribattuto che di punti ne abbiamo conquistati tre. Sono contento, ma lo sarò ancora di più quando questa storia sarà finita». Sabato a Marassi Lucioni sarà disponibile e pronto a scendere in campo essendosi allenato con i compagni in questi ultimi tormentati mesi in cui la mancanza di un leader è stata evidente per i sanniti: «Ho già parlato con mister De Zerbi, gli ho chiesto la fascia. Lui mi ha detto che ci deve pensare, ma scherzava. Sono contento, spero che questa storia finisca presto».



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