CASTORI IL SOLITO GUASTAFESTE E LONGO AL GRAN FINALE

La 20ª giornata fa registrare la frenata in vetta di Palermo, rimontato dal Cesena, Bari e Parma che pareggiano al San Nicola. Solo il Frosinone ne approfitta e si candida per il titolo d'inverno
CASTORI IL SOLITO GUASTAFESTE E LONGO AL GRAN FINALE© LaPresse
di Tullio Calzone
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Le critiche fanno bene. Di certo hanno fatto scattare una molla decisiva nel Frosinone di Longo che ha retto ai soliti ipercritici sempre insoddisfatti, sbarazzandosi di una spaigolosa Entella non a caso avanti allo “Stirpe” e in gara sino alla fine. Questa volta niente rimonte patite, nonostante i tanti strafalcioni arbitrali che hanno rimesso in discussione il match. Ma la caparbietà di Ciano & C. ha consentito di chiudere una contesa ricca di emozioni con una vittoria che vale il 2º posto e impedisce al Palermo di festeggiare il 1º traguardo di questo avvincente girone d’andata ora all’ultima chiamata. Eh sì, perché Tedino non sfonda a Cesena dove Castori, come prevedibile, gli rende la vita dura battendosi orgogliosamente e riagguantando un pari tutt’altro che scontato dopo il gol di Trajkovski. Bari e Parma impattano al San Nicola dove Grosso finora ha costruito la sua stagione da vertice. A D’Aversa sta bene così in attesa dei bomber ora ai box (Ceravolo e Calaiò) e di un mercato in cui i crociati saranno protagonisti. Notte magica per Stroppa all’Arechi: la Salernitana sogna il bis di Chiavari, invece fa festa dopo 31 anni con Floriano il Foggia che fuori casa si conferma squadra non da bassa classifica. Come questa pirotecnica Ternana di Pochesci lanciata dal poker di Montalto a 3 anni da quello di Granoche al Crotone. Resta laggiù l’Ascoli di Cosmi al 3º pari di fila dopo aver rischiato di perdere e poi di vincere col Pescara. Zeman non si sa se salva la panchina ma non ritrova la macchina da gol che aveva immaginato o promesso a Sebastiani. 



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