Dalla farsa alla svolta, il calcio può ripartire

Il commento del Condirettore sulle elezioni Figc e sul prossimo intervento del numero 1 del Coni Malagò
Dalla farsa alla svolta, il calcio può ripartire© ANSA
Stefano Barigelli
2 min

E’ una buona notizia per il calcio italiano. Meglio il commissariamento della Figc di un accordo al ribasso, fatto di spartizioni e poltrone. Tanto una terza via, normale, di leale assunzione di responsabilità e di un progetto condiviso da cui ripartire, questa classe dirigente qui non l’ha voluta mai imboccare. In queste settimane abbiamo purtroppo capito che il nostro calcio non solo non sa più vincere, ma non sa neanche perdere. Dopo il fallimento mondiale è stata imboccata la strada della continuità come se niente fosse accaduto. Abbiamo trascorso mesi assistendo a spettacoli avvilenti, soprattutto nella Lega di serie A, la Confindustria del pallone, specchio fedele di una classe dirigente che sa solo litigare. Malagò per questo ha insistito dall’inizio, sostenuto con determinazione dal ministro Lotti, per il commissariamento. Non per il gusto di invadere il cerchio magico del pallone, ma per l’assoluta sfiducia che questo potesse autoriformarsi. L’autonomia non basta reclamarla, bisogna meritarla. Il commissario è una grande opportunità per fare quelle riforme senza le quali ci allontaneremo sempre di più dalle élite mondiali. A cominciare dal settore tecnico, dai vivai, dai centri federali. Poi c’è da nominare un ct per la Nazionale umiliata dall’liminazione svedese e da rianimare la serie A, richiamandola alla propria missione: essere il traino non solo economico dell’intero settore. La palla passa ora al Presidente del Coni che dovrà individuare figure e disegnare un percorso. C’è molto da fare. Non sarà un commissariamento lampo.


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