© LaPresseEMPOLI, FUGA LENTA - Un punto alla volta verso la A, ma la volata alle spalle dell’Empoli rischia di diventare una bagarre a 8 turni dal termine della stagione regolare e a certi tifosi il rischio non piace. Soprattutto a quelli di Palermo e Bari che seppelliscono di fischi le loro rispettive squadre. Se, infatti, ad Andreazzoli va di lusso la rimonta a La Spezia, soffrendo un avversario ostile prima che il caldo, il Palermo evita una brutta sconfitta contro un Pescara rimodellato (alla Zeman) e rigenerato (nella mente) al debutto da Pillon. Complice il rigore parato da Pomini, Tedino argina gli abruzzesi e aggancia un 2º posto che vale la A diretta in virtù degli scontri favorevoli col Frosinone.
LONGO KO - Ko al “Tardini” davanti a un incredulo presidente Stirpe, la compagine di Longo cancella i progressi visti nella ripresa contro il Venezia e si consegna a un avversario micidiale. Ribadendo che la A non è scontata per nessuno, c’è da aggiungere che sarebbe un delitto rubricare questa stagione come un’altra occasione perduta. Per non vanificare tutto Longo deve ritrovare la concretezza di cui ha a lungo goduto, attenuando gli effetti di una crisi strisciante e di tanta sfortuna.
EFFETTO D'AVERSA - E’ capitato a tutti lassù un periodo no, lo stesso Parma era arrivato sul punto di togliere la fiducia a D’Aversa. La scelta del ds Faggiano s’è rivelata invece coraggiosa e vincente. Per ambire alla A non si potrà più avere paura. Ne ha avuta, invece, ieri al San Nicola il Bari contro una spigolosa Salernitana. Il punto muove la classifica, ma anche Grosso per difendere i play off farà bene a non disperdere altre opportunità.
ROMPICAPO SALVEZZA - E’ un rompicapo, infine, la volata salvezza: l’esperienza di Cosmi e De Canio è un valore aggiunto a cui si aggrappano Ascoli e Ternana. Ma sentirsi al sicuro potrebbe essere letale!