Scudetto donne, Lnd: «Da Marotta grave mancanza di rispetto»

Il presidente Sibilia e il vice Morgana replicano all'ad della Juventus, nella querelle sulla contemporaneità della gara spareggio femminile contro il Brescia con l'ultima di campionato contro il Verona
Scudetto donne, Lnd: «Da Marotta grave mancanza di rispetto»© ANSA
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ROMA - "Affermazioni gravi e inaccettabili, tanto più in quanto rese nella sua qualità di dirigente sportivo". E' la replica all'ad della Juventus, Beppe Marotta, da parte del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, e del suo vice con delega per il Dipartimento Calcio Femminile, Sandro Morgana. Marotta ha parlato di "dirigenti ottusi" e di "comportamento da dilettanti" in riferimento alla Lnd e, in particolare, alla programmazione della gara di spareggio Juventus-Brescia per l'assegnazione del titolo italiano femminile. La Lega Dilettanti e il Dipartimento Calcio Femminile puntualizzano che la eventuale gara di spareggio era stata da tempo ipotizzata per il 19 maggio alle 15 e conseguentemente calendarizzata, tenendo conto delle esigenze organizzative delle società interessate e della programmazione al 20 maggio (ore 18) della partita maschile Juventus-Verona, successivamente anticipata a sabato 19 alle 15.

LA NOTA - La Lnd fa sapere in una nota che la Juve "ha richiesto ufficialmente al Dipartimento Calcio Femminile lo spostamento alle ore 20.30 della partita con il Brescia solo in data 15 maggio alle ore 19.33. Richiesta che il Dipartimento Calcio Femminile ha riscontrato in pari data, alle ore 20.31". "A maggior ragione - aggiungono Sibilia e Morgana - spiace prendere atto di dichiarazioni che, oltre a sembrare strumentali alla questione relativa al passaggio alla Figc dei Campionati femminili di Serie A e B, sono palesemente offensive e rappresentano una grave mancanza di rispetto nei confronti della Lega e dell'intera struttura e sulle quali la Lnd e il Dipartimento Calcio Femminile si riservano di intraprendere ogni piu' opportuna azione a tutela della propria dignità".


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