Un campionato nel frullatore e la bandiera di Lucioni

Le prime quattro gare con una sola vittoria (del Venezia sullo Spezia). La lunga estate della giustizia sportiva e i processi pendenti frenano anche lo spettacolo in campo. E intanto arriva la sospensione della squalifica di Lucioni che potrà tornare da ex domani sera a Benevento con il Lecce.
Un campionato nel frullatore e la bandiera di Lucioni© LaPresse
di Tullio Calzone
3 min

Spossato dalle polemiche e rimodellato nel formato mai così small nella sua storia dopo le contestate autorizzazioni commissariali di Fabbricini, finite nel frullatore della giustizia sportiva e in attesa del verdetto decisivo di Frattini, il campionato di Serie B più incerto di sempre non buca il video e non conquista la scena. Il riferimento è solo ai risultati del campo, ovviamente. Le prime quattro partite, infatti, hanno prodotto una sola vittoria, quella del Venezia sullo Spezia di Marino, sorprendente per le ambizioni dei liguri. Ma ci può stare. Per il resto solo pari poco spettacolari.

IN 13 MILA ALL'ARECHI - Finisce con un piccolo 0-0 il match clou dell’Arechi tra due ambiziose antagoniste proiettate alla vittoria finale. La Salernitana è stata una delle grandi protagoniste sul mercato per onorare al meglio l’anno del Centenario a cui il popolo granata tiene tantissimo. Lo testimoniano i 13 mila spettatori sugli spalti arrivati da ogni angolo della provincia più vasta d’Italia. Contro il Palermo si sono intuite grandi possibilità, benché l’indecifrabile compagine di Tedino-2 (la rivincita?) non abbia potuto ancora contare sulla forza d’urto di cui sarebbe in teoria capace. Ma con Zamparini, demiurgo perennemente insoddisfatto e sempre in agguato cosa chiedere di più? Cambiato nottetempo addirittura il presidente (il provvidenziale Giammarva), il patron friulano ha puntato su un cavallo di ritorno, richiamando il tecnico esonerato sul più bello solo pochi mesi fa per affidarsi all’energia di Stellone. Giocano con la giusta personalità i siciliani, squadra più volte smembrata e riassemblata nelle trattative di mago Foschi, ma rimasta più o meno con tutti i campioni e (i loro lauti stipendi) sul groppone, gli stessi che avevano fallito la promozione nella scorsa stagione, prima di polemiche e carte bollate che hanno comunque lasciato il Frosinone in A e Nestorovski & C. piantati, è il caso di dirlo, in cadetteria.    

NESTA, PILLON E LA BANDIERA DI LUCIONI - Le orgogliose reazioni del Pescara di Pillon ieri a Cremona e del Perugia di Nesta nella gara inaugurale col Brescia di Suazo e dell’immarcescibile presidente Cellino, altri personaggi ritrovati, ribadiscono un concetto: occhio ai finali fatali. Dunque, guai ad abbassare la guardia in questa B che, nonostante i vari tentativi maldestri, rimane senza padrone. Oggi lo spezzatino propone Verona-Padova da non perdere e Ascoli-Cosenza con i silani in seconda serie a distanza di 15 anni. Domani, infine, Benevento-Lecce con la novità Lucioni, leader giallorosso momentaneamente riabilitato da una sospensiva del Consiglio di Stato. L’ex indomito capitano della Strega non salterà il rientro nel Sannio che non lo ha dimenticato e non ha capito perché se ne sia andato. Ma nel mondo capovolto di questa strana estate calcistica italiana certi interrogativi è meglio non porseli. In fondo, anche le bandiere non esistono più!


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