Caso Finworld: Il TFN boccia Fabbricini

Cuneo, Matera, Pro Piacenza e Reggina non dovranno presentare una nuova fidejussione per essere iscritte al campionato di Serie C. Era valida la polizza prodotta a luglio, poi bocciata dal Consiglio di Stato. Il giudice Mastrocola, presidente del Tribunale Federale Nazionale, ha ritenuto illegittimo il Comunicato ufficiale nº 59 del 30 agosto del commissario straordinario della Figc.
di Tullio Calzone
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Clamorosa sentenza del Tribunale federale nazionale. Per la prima volta, dopo l’interminabile estate delle battaglie giudiziarie contro Figc e Lega B, un provvedimento del Commissario straordinario della Federcalcio viene bocciato. Il presidente del TFN Cesare Mastrocola ha annullato, infatti, il Comunicato ufficiale nº 59 dello scorso 30 agosto. Il provvedimento di Roberto Fabbricini aveva riaperto i termini per il deposito di una nuova fidejussione per quelle società che avevano prodotto per il rilascio della licenza nazionale la polizza Finworld, società assicurativa per la quale il Consiglio di Stato aveva poi disposto la non operatività sul territorio nazionale l’11 luglio 2018. A essere interessate erano Palermo e Lecce in B, Lucchese, Juve Stabia, Azachena, Rende, Siracusa, Teramo, Reggina, Matera, Pro Piacenza e Cuneo in C.

RUOLO AVELLINO. Nella vicenda che ha permesso a 4 delle 12 società di B e C ritenute non in possesso di polizza valida di non presentarne una nuova per l’iscrizione, molto probabilmente è stata fondamentale la sentenza che ha escluso dalla Serie B l’Avellino di Walter Taccone a cui non è stata riconosciuta l’invocata disparità di trattamento. A questo punto per Reggina, Matera, Pro Piacenza e Cuneo, i club di C ricorrenti, è da considerarsi ancora efficace la polizza Finworld stipulata prima dell’11 luglio. Agli irpini, in effetti, erano stati concessi due giorni per sanare la loro inadempienza, mentre il Comunicato nº 59, ieri annullato dal TFN, concedeva 29 giorni alle società che avevano prodotto tale fidejussione, non prevedendo, peraltro, l’esclusione dai campionati ma una ragguardevole ammenda (800 mila euro in B e 350 mila euro in C) oltre a 8 punti di penalizzazione qualora non fosse stata presentata una nuova polizza.

BOCCIATO. Per la prima volta un provvedimento del Commissario straordinario è stato, dunque, annullato. Fino ad oggi, infatti, mai era stata negata legittimità agli atti dell’ex Segretario generale del Coni, sia dai tribunali endofederali, sia dai Tribunali del Coni, sia da quelli amministrativi, Tar e Consiglio di Stato. A sostenere la battaglia legale il giurista sportivo Eduardo Chiacchio e il professor Francesco Di Ciommo, docente di diritto alla LUISS “Guido Carli”. «A nostro avviso erano presenti tutte le condizioni giuridiche e fattuali affinché il Comunicato nº 59 venisse annullato», hanno commentato. Ora toccherà al presidente federale in pectore Gabriele Gravina, appena dimessosi dalla Lega Pro in vista dell’imminente assemblea elettiva, decidere se appellare o meno la sentenza.


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