Gravina a tutto tondo: «Urgenti riforme nel calcio. Candidatura a Euro 2028 interessa a tutti»

Il presidente della Figc dopo l'incontro con Giorgetti: «Della criminalità in curva se ne occupi la giustizia ordinaria. Il calcio deve dare altre risposte a questo Governo»
Gravina a tutto tondo: «Urgenti riforme nel calcio. Candidatura a Euro 2028 interessa a tutti»© Getty Images
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ROMA - «Abbiamo rappresentato, sia da parte della Federazione che del Coni, l'esigenza di avere un evento importante che possa generare entusiasmo ma soprattutto dare l'opportunità di vedere stadi più moderni, nuovi e funzionali. L'idea è quella di coordinarci e concentrarci tutti insieme sull'ipotesi di una candidatura dell'Italia per gli Europei del 2028». Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, dopo l'incontro a Palazzo Chigi durato circa due ore, con il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Sull'interesse del governo a dare la disponibilità a sostenere un'eventuale candidatura, Gravina si dice sicuro: «Penso che sia un interesse di tutti e anche sul tema stadi abbiamo trovato da parte del governo la massima disponibilità e condivisione, perché è un tema ormai noto che gli stadi in Italia vivono in una situazione precaria. Ora bisogna trovare delle soluzioni». 

GIUSTIZIA SPORTIVA - Un «ottimo incontro» nel quale sono stati affrontati «temi noti» come «il problema dei controlli, della giustizia sportiva, delle infrastrutture», rivela Gravina, tra cui il decreto del governo sul tema della giustizia in merito alla facoltà del Tar di gestire i ricorsi per le iscrizioni e ammissioni ai campionati delle squadre professionistiche. Un provvedimento che per la nuova Figc rischia di essere un'ingerenza: «Ora bisogna trovare delle soluzioni e insieme al governo stiamo cercando, d'accordo anche con il Coni, la massima collaborazione sui punti per rilanciare il calcio italiano e dare fondamento a due asset importanti come i settori giovanili e le infrastrutture». 

RAPPORTO SOCIETÁ E CURVE - Quello delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle curve «è un tema che lascio alla magistratura ordinaria. È il rapporto tra società e curve che dovrebbe essere ordinato. Poi la malavita è malavita e se ne deve occupare la giustizia ordinaria», così il nuovo capo del calcio dopo l'inchiesta di 'Report' sul caso della Juventus e delle infiltrazioni della malavita nella curva bianconera. Sul punto però Gravina specifica di non aver visto la puntata di ieri e per questo «non posso dare giudizi». «Un incontro proficuo. Abbiamo condiviso necessità e urgenza di realizzare profonde riforme per il calcio italiano, dalla giustizia sportiva al semi-professionismo, alla revisione dell'organizzazione federale. In particolare il governo auspica una rapida autoriforma della giustizia sportiva, come prevista dal decreto già in vigore della giustizia amministrativa e sportiva», cosi ha commentato l'incontro il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti.


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