Effetto Liverani, Lecce inarrestabile

I salentini piegano la Cremonese di Rastelli e salgono al 3º posto a un passo dal Pescara e a tre lunghezze dal Palermo capolista. Lucioni e compagni si candidano per la A.
Effetto Liverani, Lecce inarrestabile© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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Complice il format spezzatino del campionato cadetto, con un giorno di ritardo, ma puntualissimo, arriva anche il Lecce a candidarsi con autorevolezza per la lotta al vertice. Liverani rompe l’equilibrio perfetto che era regnato sovrano in questa 13ª giornata, piega una Cremonese solida e organizzata e ricorda a Rastelli come è dura la B dove nemmeno il Palermo capolista può permettersi il lusso di ritenersi già padrone della scena. Il posticipo leccese conferma, infatti, che per arrivare alla fine, nonostante la soluzione a 19 possa sembrare una scorciatoia, ci sarà da soffrire per tutti perché non ci saranno gare scontate. E questo, a pensarci bene, è la vera forza di un torneo indecifrabile e con tante antagoniste pronte a darsi battaglia. Insomma, B come bagarre!

 PARI AL BENTEGODI - Come se non bastasse, infatti, il pari al “Bentegodi” tra Hellas e Palermo, nella notte disertata dai tifosi veneti mobilitatisi contro il patron Setti e il tecnico Grosso troppo frettolosamente dato per spacciato, arrivano altre sostanziali conferme. A cominciare dal derby dell’Adriatico dove il Pescara di Pillon, seconda forza del torneo manca l’aggancio a Stellone, dopo non essere riuscito a sfondare contro un Ascoli ridotto in dieci uomini. Anzi, Vivarini è capace di sfiorare addirittura un clamoroso colpaccio, tanto per rinnovare una consuetudine che vede i marchigiani ospiti spigolosi e inarrendevoli. E’ finita con un pari non troppo annunciato anche l’incrocio tra Spezia e Foggia con i pugliesi più volte vicini a piazzare il colpo del ko con un redivivo Iemmello e un Mazzeo sempre valore aggiunto dei rossoneri a cui solo la traversa ha negato la gioia del gol. Un punto d’oro al Picco solo per Grassadonia che alimenta la risalita in classifica in attesa che anche la penalizzazione diventi definitiva e si possa capire sino in fondo a cosa potrà realmente ambire la squadra seguita ovunque dai suoi tifosi. 

EQUILIBRIO PERFETTO. L’equilibrio perfetto è riaffiorato anche al “Vigorito” dove il Benevento dell’ex Bucchi è riuscito a infliggere al Perugia di Nesta una sconfitta amara non solo perché arrivata al 90’ con un gol di Bandinelli che ha riaffermato l’implacabile legge dell’ex. Il ritorno al successo della Strega toglie dall’imbarazzo Bucchi e i suoi uomini incapaci sino in fondo di alimentare un progetto da vertice con continuità, una virtù dalla quale non si può prescindere in una classifica che racchiude 5 squadre in 3 punti alle spalle del Palermo. Toccherà ai sanniti nell’anticipo di venerdì verificare a che punto è Stellone e il suo Palermo per ora lontano dalle indecisioni che sono costate la promozione in A e scatenato l’ira di Zamparini qualche mese fa. Intanto stasera allo Scida torna il derby di Calabria che manca dal 2002. Altro spettacolo assicurato, perché questa B-bagarre non finisce mai! 


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