La palude San Vito e la riforma di Gravina

La gara con il Benevento rinviata ad oggi pomeriggio. Ma la sconfitta a tavolino con il Verona per l'impraticabilità di campo non è bastata a evitare un nuovo rinvio alla prima pioggia invernale. E torna d'attualità anche la riforma dei campionati promossa da Gravina: tra i professionisti solo che si organizza per poterci stare
La palude San Vito e la riforma di Gravina© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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ROMPICAPO FOGGIA E RISCATTO - Accompagnati per l’intera settimana dall’ennesimo rompicapo foggiano della stagione con relativa “pantomima” finale della scelta dell’allenatore con un andirivieni di candidati a uso e consumo di una piazza competente e stanca di accontentarsi, la Serie B ha mandato in scena un’altra giornata di emozioni. A innescarla è stato proprio l’anticipo dello “Zaccheria”. Cremonese travolta dall’orgoglio dei satanelli, ma anche incupita dalla tragedia del tifoso scomparso in viaggio che ha spinto i sostenitori di entrambe le squadre ad ammainare le bandiere. Un gesto profondo colmo di umanità che smentisce tanti luoghi comuni intorno al calcio e alla sua gente, autentica più di quanto non si creda e più di tanti attori protagonisti interessati ad altro evidentemente. Intanto, liberato da Grassadonia - che ha conquistato 17 punti che nessun esonero potrà cancellare, dando un contributo concreto alla missione salvezza da completare - e in attesa dell’insediamento di Padalino per la gara all’Arechi con la Salernitana, il Foggia prova a ricominciare senza nuove distrazioni e possibilmente con i piedi ben piantati per terra. Perché in questa B le sorprese sono dietro l’angolo.

CLAMOROSO AL BARBERA - Una, rumorosa, è arrivata dal “Barbera” col Palermo bloccato in casa dall’ultima, l’orgoglioso Livorno di Breda. Trascinati da uno splendido Diamanti e ricompattati tatticamente dal tecnico trevigiano, i toscani hanno fatto un passo avanti verso un obiettivo che sembrava una chimera. Il valore del punto strappato alla capolista lo si capirà meglio al termine di questo 16º turno che manderà in campo ancora antagoniste per il vertice o per risollevarsi dai bassifondi di una classifica destinata a mutare. Basta scendere in campo e lottare.

PANTANO SAN VITO - Impossibile farlo al “San Vito-Marulla” dove l’attesa sfida tra Cosenza e Benevento è sprofondata in un acquitrino d’altri tempi o di altre latitudini. La cosa grave è la recidività dei silani già penalizzati da un ko a tavolino alla 2ª giornata per l’impossibilità di giocare contro l’Hellas per le buche apertesi nel terreno di gioco complice una rizzollatura fasulla. Una lezione che non è bastata. Oggi Braglia e Bucchi ci riprovano, Giove pluvio e drenaggi permettendo, certo. Ma società e Comune da questa vicenda ne escono malissimo e a braccetto, al netto di scaricabarili già visti in occasione del disastro da “dilettanti allo sbaraglio” col Verona, al debutto in casa in B atteso da un’eternità dai tifosi, vera parte lesa. Sì, il calcio è passione, ma per stare tra i professionisti bisogna organizzarsi senza scorciatoie. Fa bene il presidente federale Gravina a rimarcarlo con la solita chiarezza. Capire chi può stare tra i professionisti e chi no è il paletto iniziale per riformare i campionati senza le forzature della scorsa estate e senza gare rinviate alle prime piogge!



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