Frosinone, missione salvezza per Baroni

Il tecnico fiorentino ha rescisso consensualmente con il Benevento. Oggi firma per il club di Stirpe: contratto sino al 2020. Nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento con la squadra. Restate sul piano teorico le suggestioni Del Neri, Guidolin e Cosmi, mai approfondite dalla società laziale. Ieri seduta diretta da Longo, esonerato nel silenzio e stamane ai saluti.
Frosinone, missione salvezza per Baroni© Getty Images
di Tullio Calzone
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ROMA - Annunciato sin dalle prime ore immediatamente dopo la sconfitta con il Sassuolo, il nome di Marco Baroni è diventato nel giro di un giorno l’unico vero candidato alla panchina del Frosinone. Questa mattina alle 10 il presidente Maurizio Stirpe lo ufficializzerà comunicando contestualmente l’esonero di Moreno Longo il cui nome resterà comunque legato al club giallazzurro riportato in A nell’epica finale contro il Palermo di Stellone. Baroni si vincolerà al club laziale molto probabilmente sino al 2020 e gli verrà affidata  una duplice missione: tentare in tutti i modi di conservare la categoria e subito dopo avviare una programmazione della prossima stagione anche se dovesse essere in Serie B. In ogni caso entro giugno ci sarà una rivoluzione, per certificare che un ciclo si è chiuso. E dovrà aprirsene necessariamente un altro dopo aver creato le condizioni, non solo con la costruzione di uno stadio di proprietà, tra i pochi in Italia, per poterlo fare. Insomma, l’ex compagno di Maradona, vincitore del 2º scudetto del Napoli, sarà il primo tassello di un’altra storia che tutti si augurano possa essere alla fine vincente. Anche gli scettici tifosi giallazzurri. Intanto, basta rassegnazione a una retrocessione nella testa di molti inevitabile. Non in quella del patron Stirpe, pronto a tornare sul mercato per rinforzare la rosa e a guardare negli occhi chi intende starci e chi no.    


LA GIORNATA. La giornata di Baroni è stata tutta incentrata sulla trattativa avviata dal suo agente con il Benevento, il club portato per la prima volta in A l’8 giugno del 2017. L’intoppo s’era creato attorno a una buonuscita, in aggiunta alle restanti mensilità sino a giugno 2019, gradita all’allenatore non al presidente Vigorito. Alla fine l’intesa con don Oreste c’è stata a metà strada anche per l’affetto che lega umanamente i due protagonisti. Così l’ormai ex tecnico della Strega potrà tuffarsi con motivazioni forti nell’avventura in Ciociara, una terra che saprà apprezzare la sua professionalità. Lo scorso anno a Benevento non aveva avuto il tempo di dimostrare che può guidare una squadra in A nonostante buone prestazioni, stavolta è deciso a riprovarci dopo aver bruciato sul nascere la concorrenza di Del Neri, Guidolin, De Biasi e Cosmi, tutte ipotesi teoriche e mai approfondite dal club. Reduce da viaggi-studio all’estero nell’ultimo anno d’inattività, l’ultimo alla corte di Marcelo Bielsa tecnico del Leeds United, Baroni dirigerà il primo allenamento a Frosinone nel pomeriggio.  C’è da preparare la delicatissima trasferta di Udine, primo incrocio sulla strada complicatissima della salvezza, un tracciato tortuoso, non ancora impercorribile. L’appuntamento all’ora di pranzo in casa col Milan dopo Natale e la visita al Chievo del 29 dicembre diranno se la missione sarà sostenibile o no.

MERCATO. In ogni caso già si comincia a parlare di mercato, dopo i tanti movimenti della scorsa estate non tutti andati a buon fine. Ci sarebbe un forte interessamento del Parma per il centrocampista ghanese Raman Chibsah, già nel Sannio con Baroni e poi protagonista del ritorno in A dei ciociari. Ma non sarà l’unica uscita. In entrata si parla Zukanovic difensore bosniaco del Genoa. Insomma, il Frosinone non molla nulla!


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