Cristiano Ronaldo è cambiato ma è sempre lo stesso

Il mutamento del portoghese è la conseguenza diretta non di un suo desiderio personale, ma di una diversa interpretazione della partita fra il Real Madrid e la Juventus
Cristiano Ronaldo è cambiato ma è sempre lo stesso© Juventus FC via Getty Images
Alberto Polverosi
2 min

ROMA - Ma Ronaldo è davvero cambiato? I dati statistici dicono di sì. Dicono che CR7 ha modificato le sue scelte finali, ora predilige il tiro dalla distanza. Sta meno in area, fa meno pressing e impiega poco tempo per arrivare alla conclusione. Il cambiamento del portoghese è la conseguenza diretta non di un suo desiderio personale, ma di una diversa interpretazione della partita fra il Real Madrid e la Juventus.

Il suo Real (da non confondere col periodo attuale) attaccava di continuo, pressava in alto gli avversari e in questo modo colmava in pochi istanti la distanza fra la zona dove recuperava palla e l’area avversaria. La furia atletica di Ronaldo garantiva al Real questa immediatezza del ribaltamento di gioco. La Juventus gioca sfruttando la stessa superiorità tecnica e storica del Real, ma lo fa in un altro modo. Cerca Ronaldo anche quando si allunga, Allegri vuole che il primo lancio dalla difesa, quasi sempre di competenza di Bonucci, finisca più volte possibile su Ronaldo già lanciato a rete. Non è necessario che entri in area per tirare e segnare. In assoluto la Juve in campionato attacca meno di quanto attaccava il Real nella Liga, è capace di gestire anche l’1-0. Non gioca per impulsi, ma riflette. L’aspetto singolare e contraddittorio è che sui tiri dalla distanza da fermo, cioè le punizioni, la media realizzativa del portoghese si abbassi considerevolmente fino a raggiungere lo 0. Non ha ancora segnato su punizione. Questione di tempo. 

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