Prandelli esclusivo: «Dall'Heysel a Genova, quante volte sono rinato!»

Il tecnico del Genoa si racconta: «Mi voleva la Juve però amavo troppo il colore della Viola. Chiamai Bettega e gli dissi di no. Il caso Icardi? Hanno sbagliato tutti: lui, Wanda e la società»
Il ct di quell'Italia era Cesare Prandelli© LAPRESSE
Giancarlo Dotto
3 min

Appuntamento a metà strada tra Roma e Genova in un albergo di Firenze, la sua città di adozione, a pochi metri da Santa Maria Novella, ovunque baciati dal sole migliaia di turisti propensi a spogliarsi e venditori di souvenir propensi a spennarli. C’è anche l’altra di Novella, la compagna di Cesare, non saprei dire se santa ma decisamente lieta all’apparenza. Alzo la mano e giuro, i due mi sembrano molto sintonici, il 61enne ragazzo di Orzinuovi e la nobildonna fiorentina. Si scambiano a più non posso sguardi d’amorosa complicità, lo dico a tutti quelli che dubitano e mormorano di una coppia in crisi d’usura. Novella fa per appartarsi con discrezione («Mai messo bocca nel lavoro di Cesare, io sono un fantasma nella sua esistenza»), ma la invito a stare con noi. A una condizione, che Cesare non si faccia condizionare. Ti fai condizionare? «Penso di no…Cerca di capire, la voglio con me questi due giorni e mezzo, Novella. Ci vediamo così poco di questi tempi…».

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Libero se vuoi, Cesare, di parlare slang fiorentino
«Al massimo, ti posso parlare in slang bresciano».

Legatissimo a questa città?
«Molto. All’inizio, non lo capivo lo spiritaccio fiorentino. Non capivo se scherzavano o mi provocavano quando mi fermavano per strada: “Te, tu, qui devi vincere tutto...”. Io sono un tipo basico, da noi sarebbe un ultimatum minaccioso». [...]

La storia di Icardi e Wanda Nara, dove la fuoriclasse è lei.
«Hanno sbagliato tutti. Lei. Sei la moglie del capitano dell’Inter, devi saperlo quando parli in tivù. Lui. Doveva dissociarsi da certe sue dichiarazioni. La società. Quel comunicato stampa. La cosa andava gestita diversamente». [...]

Cassano e Balotelli. Come si gestiscono due così?
«In Nazionale è più facile, hanno pochi giorni per fare danni. Mi sono sempre piaciuti quelli fuori dagli schemi. Cassano è il più divertente in assoluto. L’unico calciatore con cui andrei a cena tutta la vita. Mai banale. Certo, la gestione quotidiana è complicata. Non ha il senso del limite».

CRISCITO ESALTA PRANDELLI

Tu riuscivi a darglielo?
«Ha i suoi codici d’onore. Se ti stringe la mano è fatta, non ti tradisce. Sono i codici della strada da cui proviene». [...]

Balotelli resta un mistero calcistico.
«Potenzialità enormi. Ha tutto. Il problema di Mario è che si accontenta, non ha mai dato continuità nell’applicazione di tutti i giorni. Ma è un ragazzo generoso e sensibile. Purtroppo, in lui il personaggio prevale spesso sulla persona».

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