Al River Plate la Libertadores: 3-0 al Tigres

La squadra di Gallardo torna a vincere la competizione che mancava dal 1996. Che scalata: dalla B ai campioni del sudamerica in quattro anni!
Al River Plate la Libertadores: 3-0 al Tigres© AP
2 min

BUENOS AIRES - Il River Plate ha conquistato la Coppa Libertadores d'America. In una partita giocata in casa allo stadio 'Monumental' sotto un diluvio, la squadra argentina ha battuto davanti a 60 mila spettatori i messicani del Tigres con un sofferto ma convincente 3-0. Per la squadra guidata dal brillante ct Marcelo Gallardo quella conquistata stanotte è la terza coppa continentale, dopo quelle vinte nel 1986 e nel 1996. A segnare per la squadra sono stati Lucas Alario al '44, Carlos Sanchez (rigore) al '74 e Ramiro Funes Mori al '79. La partita di andata giocata a Monterrey era finita 0-0: il Tigres ha quindi perso l'opportunità di diventare la prima squadra messicana a vincere il prestigioso torneo.

LA GARA - La squadra dei 'Millonarios' di Buenos Aires è partita male ed ha avuto difficoltà nei primi trenta minuti del primo tempo, ma ha saputo trovare il gol con freddezza e al momento giusto: colpo di testa del giovane Alario al '44, che ha raccolto un millimetrico passaggio di Lionel Vangioni, anche grazie ad una distrazione della difesa del Tigres. Nel secondo tempo, i ruoli si sono invertiti. Gli uomini di Gallardo hanno di fatto dominato l'incontro liquidando la partita grazie ad un rigore dell'uruguaiano Sanchez e ad un altro colpo di testa, questa volta del difensore Funes Mori. I festeggiamenti sono subito iniziati al 'Monumental' e poi proseguiti nella zona dell'Obelisco, il 'cuorè del centro di Buenos Aires in una nottata nella quale di fatto non ha mai smesso di piovere, durante e dopo la partita. I tifosi del River hanno così fatto 'fiesta' per la seconda volta nel giro di quindici mesi. Nel maggio dell'anno scorso, la squadra vinse lo scudetto dopo essere riuscita a tornare nel 2012 nella seria A, archiviando così lo scivolone della retrocessione l'anno precedente. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA