Psg, il figlio di Weah è già un predestinato

Timothy non ha neanche 16 anni e ha segnato una tripletta all'esordio con l'Under 17
Psg, il figlio di Weah è già un predestinato
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PARIGI - Il 22 febbraio compierà 16 anni, ma con un cognome così è difficile non essere notato. Timothy Weah è il terzo figlio di George. Ha passaporto statunitense, è cresciuto nei New York Red Bull, ma ora è approdato in Europa, al Psg, il club in cui il papà è esploso prima di passare al Milan e vincere due scudetti e un Pallone d'Oro. Durante la sua carriera, Weah acquistò una casa a New York, dove conobbe Clar, americana di origini giamaicane, mentre apriva un conto corrente alla "New York Chase Bank", dove la donna lavorava.

Cresciuto negli Stati Uniti, Timothy ha quindi partecipato a diversi programmi di sviluppo del calcio giovanili con diverse accademie, prima di passare ai Red Bull e quindi al Psg, dove ora si sta mettendo in luce (è già alto 184 cm). "Vorrei seguire le orme di mio padre, ma farmi conoscere come Timothty Weah e non il figlio di George" dice da quando è piccolissimo. E per ripercorrere come si deve la carriera del padre il piccolo Weah ha addrittura rifiutato il Chelsea, per cominciare con il Psg. Gioca già con l'Under 17 e all'esordio ha messo a segno una tripletta. Secondo Le Parisien, i responsabili del centro di formazione lo definiscono un "fenomeno". E lo conferma anche papà George: "Ha grandi qualità, è veloce e ha fiuto del gol, ma gli dico sempre che per sfondare non basta il cognome: bisogna lavorare duramente".


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