<br /> I medici: «Non camminerà mai». Il piccolo Joe entra in campo con lo Sheffield Wednesday 

La bella storia di Joe Danforth, affetto da una malattia rara, che ha accompagnato la sua squadra del cuore in campo nonostante i medici avessero detto ai suoi genitori che non avrebbe mai camminato

I medici: «Non camminerà mai». Il piccolo Joe entra in campo con lo Sheffield Wednesday 
3 min

ROMA - "Dieci anni fa ci è stato detto che nostro figlio non avrebbe mai camminato. Guardatelo ora accompagnare in campo lo Sheffield Wednesday". Con questo tweet l'orgoglioso papà del piccolo Joe Danforth ha voluto esprimere tutta la sua gioia per il momento straordinario vissuto dal figlio che sabato ha accompagnato la sua squadra del cuore in occasione dell'ingresso in campo allo stadio di Hillsborough prima della partita contro il Charlton.

L'INGRESSO IN CAMPO - Camminando sulle sue gambe Joe, affetto dalla sindrome di Charge (una malattia rara che può colpire diverse parti del corpo e viene riconosciuta come una delle maggiori cause di cecità e sordità), ha fatto parte del gruppo di bambini che tradizionalmente accompagnano le squadre in campo. Un'emozione enorme per lui, ma anche per papà Martin e mamma Nichola. "Joe è praticamente sordo, e ha problemi di vista e a parlare. Si è dovuto sottoporre a diverse operazioni, inlcusa una al cuore -hanno raccontato i due genitori al 'Daily Star'- ma non si perde una partita dello Sheffield. Ha un abbonamento e va regolarmente allo stadio".

GRANDE EMOZIONE - "Abbiamo chiamato lo Sheffield per sapere se poteva essere una delle mascotte per la partita in casa con il Charlton -proseguono- e ci hanno subito detto di sì. Quando aveva solo sei settimane a Joe è stata diagnosticata la sindrome di Charge. Per i medici non sarebbe mai stato in grado di camminare. Invece verso i quattro anni ha comincato a muovere i primi passi con l'aiuto di qualche supporto. Ora, anche se ancora non perfettamente, riesce a muoversi autonomamente e a volte anche a correre". "Siamo stati così orgogliosi quando sabato lo abbiamo visto entrare in campo con la squadra -concludono i due genitori- E' stato qualcosa di speciale".

© RIPRODUZIONE RISERVATA