Il Kosovo aderisce all'Uefa. Serbia: «Conseguenze imprevedibili»

La Federcalcio serba ha accolto male l'adesione di Pristina alla massima organizzazione europea
Il Kosovo aderisce all'Uefa. Serbia: «Conseguenze imprevedibili»© EPA
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BELGRADO (Serbia) -  La Federcalcio serba ha reagito duramente all'adesione del Kosovo alla Uefa, parlando di "sconfitta del calcio" e di "decisione politica" che potrà avere "conseguenze imprevedibili". L'adesione di Pristina è stata votata a maggioranza (28 sì e 24 no) nel corso del congresso della Uefa in corso a Budapest. "Si tratta di una grave ingerenza della politica nello sport", ha detto il presidente della Federcalcio serba (Fss) Tomislav Karadzic, che ha sottolineato come in base alla risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell'Onu, ancora vigente e vincolante, il Kosovo è parte della Repubblica di Serbia sotto amministrazione delle Nazioni Unite. E come mai, ha osservato, nel rispetto di tale risoluzione, fu impedito alla Jugoslavia di partecipare agli Europei in Svezia mentre ora, in maniera sorda e cieca, si scavalca la medesima risoluzione Onu per far entrare il Kosovo nella Uefa?

Per Karadzic ora si pone il problema non di poco conto di "come reagiranno i Paesi che non riconoscono l'indipendenza del Kosovo". "Come si organizzeranno gli incontri, in base a quale protocollo, con quali contrassegni distintivi? La politica ha inferto un duro colpo al calcio che potrà avere conseguenze durevoli e imprevedibili, sia per il gioco del calcio che per la stessa Uefa", ha detto Karadzic.

LE REAZIONI - Negativa anche la reazione di Dejan Savicevic, l'ex giocatore del Milan, attualmente presidente della Federcalcio montenegrina. A suo avviso è stato violato pesantemente lo statuto della Uefa, in base al quale possono essere membri dell'organizzazione solo Paesi riconosciuti dall'Onu. Ma il Kosovo non lo è ancora. "A che serve lo statuto? Come potete ora spiegare a me e a tutti gli altri che lo statuto prevede una cosa, mentre il congresso ha votato per un qualcosa che va contro lo statuto?", ha detto Savicevic citato dai media a Belgrado. Il Kosovo, a stragrande maggioranza di popolazione di etnia albanese e religione musulmana, ha proclamato unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia (cristiani ortodossi) il 17 febbraio 2008, e finora è stato riconosciuto da 111 Paesi dei 193 rappresentati all'Onu, compresi Italia e Usa. Con la Serbia non riconoscono l'indipendenza di Pristina fra gli altri Russia, Cina e cinque dei 28 stati membri della Ue - Spagna, Grecia, Romania, Slovacchia, Cipro.

La Federcalcio della Serbia presenterà ricorso contro la Uefa al Tribunale internazionale per l'arbitrato sportivo a Losanna per il sì all'adesione del Kosovo. Lo hanno annunciato a Belgrado il ministro dello sport Vanja Udovicic (ex pallanuotista di Posillipo e Pro Recco) e il capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo Marko Djuric. In una conferenza stampa congiunta dopo il voto a favore del Kosovo durante il congresso della Uefa in corso a Budapest, Udovicic e Djuric hanno stigmatizzato il via libera all'adesione di Pristina all'organizzazione calcistica europea. Una decisione, hanno detto, con la quale "si calpesta il diritto, si getta sotto i piedi lo statuto della Uefa e si pone lo sport al servizio della politica". Il governo, hanno aggiunto, aiuterà la Federcalcio a fare in modo che la decisione di oggi non abbia vita facile. Anche il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic ha duramente criticato il sì all'adesione del Kosovo alla Uefa parlando di una "decisione di natura politica".


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