Calcio, anche la Fifa dice sì al Kosovo: è il 210° Paese membro

Dopo l'ok dell'Uefa è arrivato anche l'ok della federazione internazionale. Esulta la dirigenza kosovara mentre c'è sdegno e rabbia in Serbia: «Sconfitta per il calcio»
Calcio, anche la Fifa dice sì al Kosovo: è il 210° Paese membro© EPA
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BELGRADO (SERBIA) - Il Kosovo è diventato il 210° Paese membro della Fifa, decisione accolta con sdegno e rabbia in Serbia, che a sua volta ha già annunciato di ricorrere al Tribunale per l'arbitrato dello sport, a Losanna. Belgrado, appoggiata da Russia e Cina e in compagnia anche di cinque Paesi Ue (Spagna, Grecia, Romania, Slovacchia e Cipro), non riconosce l'indipendenza proclamata unilateralmente dalla sua ex provincia il 17 febbraio 2008 e si oppone all'adesione di Pristina a organizzazioni internazionali, a cominciare dalle Nazioni Unite. Ma con 141 voti a 23, il congresso della Federazione internazionale calcistica a Città del Messico ha detto sì all'ingresso del Kosovo.

LA PROTESTA - All'esultanza della dirigenza kosovara, che ha parlato di "giornata storica" per il giovane Paese balcanico, ha fatto eco la dura protesta della Serbia, che ha denunciato una sfacciata ingerenza della politica nello sport. Il ministro serbo Vanja Udovicic ha detto che questa decisione, di natura "politica", rappresenta una "sconfitta per il calcio" e potrà avere "conseguenze imprevedibili". "Come reagiranno i Paesi che non riconoscono il Kosovo? Come si organizzeranno gli incontri, con quale protocollo e contrassegni distintivi?", si è chiesto Udovicic. Il Kosovo, intanto, potrà partecipare alle qualificazioni per i Mondiali del 2018 in Russia.

ANCHE GIBILTERRA - Insieme al Kosovo, anche Gibilterra è stata ammessa tra i Paesi membri della Fifa e potrà partecipare alle qualificazioni per i Mondiali del 2018, in Europa al via a settembre. A Città del Messico, il congresso della Federazione internazionale ha dato il via libera al piccolo Territorio fra Atlantico e Mediterraneo con 172 voti favorevoli e 12 contrari, accogliendolo come 211° aderente. Nel 2013 l'Uefa aveva già proceduto in egual modo, pur provocando l'irritazione della vicina Spagna. "È stato un lungo viaggio per noi - ha detto nel suo discorso davanti ai delegati il presidente della Federazione di Gibilterra, Michael Llamas -. Ma ora è fantastico essere qui fra voi ed entrare a far parte della Fifa. Siamo un piccolo Paese e siamo realisti su quanto potremo fare sui campi di calcio, ma ciò che conta sono i progressi che siamo riusciti a compiere già soltanto nei tre anni di inclusione nell'Uefa"


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