Il Liverpool cala il poker contro un Barcellona irriconoscibile

Strepitosa prestazione del Liverpool, che metabolizzata la sconfitta con la Roma, sconfigge per 4-0 un Barça lento e impreciso. Fondati motivi di preoccupazione per i catalani, attesi a metà agosto dalla doppia sfida di Supercoppa di Spagna con il Siviglia.
Il Liverpool cala il poker contro un Barcellona irriconoscibile© REUTERS
Andrea De Pauli
4 min

Fragoroso crollo per il Barcellona, che dopo i due convincenti successi su Celtic e Leicester, chiude disastrosamente il suo trittico britannico in International Champions Cup incassando un sonoro 4-0 contro lo scatenato Liverpool di Jurgen Klopp, di nuovo in palla dopo la sconfitta per 2-1 contro la Roma, che aveva seguito le due vittorie su Milan e Chelsea. Davanti all’entusiasta pubblico di Wembley, i reds si portano avanti con Mané nel primo tempo, per poi prendere il largo nella ripresa grazie a un autorete di Mascherano e ai gol dei subentrati Origi e Grujic.

VERTICALIZZAZIONI LETALI - Soffre fin dai primi minuti il Barça, in netta difficoltà di fronte alle fulminanti verticalizzazioni dei reds. Appena una manciata di secondi e Wijnaldum si divora l’immediato vantaggio, per il sollievo di Ter Stegen, schierato dall’inizio da Luis Enrque dopo una settimana in cui aveva espresso tutto il suo malumore per il ruolo di semplice portiere di coppe che non pare più disposto ad accettare. A sbloccare il risultato ci pensa, prima del quarto d’ora, Mané, finalizzando alla perfezione una ripartenza ordita dalle due vecchie conoscenze della Serie A, Lallana e Coutinho. I blaugrana, lenti e macchinosi, provano a reagire, ma la base del palo dice no a Messi, imbeccato dal grande ex Luis Suarez. Poi, è Arda Turan a provare una percussione per vie centrali, che si conclude con la palla che finisce fuori dallo specchio della porta di Mignolet, che nel finale della prima frazione si dimostra molto reattivo nel chiudere sul bomber uruguaiano.

POKER ROSSO - La ripresa si apre con la prevedibile staffetta tra Ter Stegen e Claudio Bravo nella porta balugrana, ma l’estremo difensore cileno non ha neppure il tempo di prendere confidenza con il prato di Wembley, che già si ritrova trafitto da una sfortunata deviazione dell’altro atteso ex Mascherano, messo sotto pressione dal subentrato Henderson. Il disastro per i catalani, poi, si fa completo al 3’, quando il sostituto di Coutinho, Divock Origi, insacca il tris, approfittando dell’ennesima dormita collettiva della retroguardia blaugrana. Aria desolata per Luis Enrique, che allo scoccare dell’ora di gioco getta nella mischia Piqué, Rakitic, Iniesta e il debuttante assoluto Lucas Digne, arrivato da qualche settimana dal Paris Saint Germain, dopo la positiva stagione nella Roma. Poi, tocca all’applauditissimo Luis Suarez accomiatarsi dalla gara, per cedere il posto al rampante Rafa Mujica. Nonostante i cambi, però, i catalani non sono capaci di confezionare neppure un tiro nello specchio nell’arco della seconda frazione ed anzi, incassano addirittura il quarto gol della serata, trovato da un chirurgico colpo di testa di Marko Grujic in pieno recupero. A dir poco euforico Jurgen Klopp, mentre Lucho spera di ritrovare la miglior versione della sua squadra già il prossimo 10 agosto, quando se la vedrà con la Sampdoria, al Camp Nou, in occasione del tradizionale trofeo Gamper. 

@andydepauli

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