ROMA - L'Inghilterra ha in programma il furto del secolo ai danni della Scozia. Dopo l'esordio a 13 anni con gli Under 20 del Celtic Glasgow, il piccolo Karamoko Dembele ha scatenato gli "agenti segreti" della Federazione inglese. L'obiettivo è quello di convincere la famiglia del bimbo prodigio ad accettare l'Inghilterra come "patria" sportiva. La Federazione scozzese, ma anche quella della Costa d'Avorio dove sono nati i suoi genitori, ha da tempo attivato una task force per bloccare Dembele: «Se abbiamo un giocatore bravo e di prospettiva, dobbiamo fare tutto il possibile per trattenerlo. E sono sicuro che ci riusciremo». Scot Gemill, ct dell'Under 21 scozzese, usa parole pacate ma in realtà è cominciata una partita invisibile attorno al futuro del piccolo prodigio. La forza di fuoco della FA non spaventa gli scozzesi ma servirà un urlo alla Braveheart per non lasciarsi sfuggire la stellina Dembele.
GULLIT - Il "piccolo" Dembele era già noto al pubblico di YouTube, dove da tempo erano presenti le clip celebrative del ragazzo. Tra i migliaia di click, c'erano anche quelli di Ruud Gullit: «L'ho visto giocare e in effetti fa cose eccezionali. La Scozia non ha grandi giocatori in questo momento ma Dembele sembra davvero speciale. Anche io -spiega l'ex giocatore del Milan- ho iniziato presto, facendo il mio debutto a 14 anni con gli Under 18 dell'Haarlem. Fisicamente ero diverso da lui, ero più grande e più forte dei miei compagni. Karamoko, invece, è più piccolo. Questo può però diventare un vantaggio a lungo andare».
Dembele's, Dembele's Everywhere pic.twitter.com/3CPylcTr91
— Troll Football (@TrollFootball) October 4, 2016