Romulo, ex Chapecoense: «Giorno triste: prego per i familiari»

Il centrocampista del Verona: «E' una tragedia tremenda: conoscevo tanti di quelli che erano a bordo. Winck per fortuna sta bene, anche se è scosso»
Romulo, ex Chapecoense: «Giorno triste: prego per i familiari»
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ROMA - «Oggi è un giorno triste»: queste le parole che Romulo ha rilasciato al sito ufficiale dell'Hellas Verona, squadra nella quale milita attualmente il centrocampista brasiliano, naturalizzato italiano. Romulo ha infatti giocato per una stagione con la maglia della Chapecoense, formazione brasiliana vittima questa notte di una tragedia aerea: «Ho giocato nella Chapecoense nel 2009, conoscevo tanti di quelli che erano a bordo dell’aereo, non solo calciatori, ma anche alcuni tra dirigenti e giornalisti. Una tragedia tremenda: ricordo molto bene quando ho giocato lì e con molti di quei ragazzi abbiamo conquistato la finale del campionato Catarinense. Non ho sentito nessuno della società anche perché il 99% era a bordo dell’aereo. Prego per i familiari delle vittime. Come squadra mi ricorda il Verona, anche se più piccola per storia e blasone. Sono organizzati e hanno una tifoseria fantastica, sempre molto presente. È entrata nella storia del calcio brasiliano perché avevano appena conquistato una finale molto ambita nonostante non fosse tra le società brasiliane più importanti. Mi sono trovato davvero molto bene».

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Romulo non è l'unico giocatore a condividere un legame sia con la Chapecoense che col Verona: Claudio Winck, difensore classe 1994, attualmente fa parte del club brasiliano, ma ha passato la scorsa stagione in prestito in Veneto. Per sua fortuna, non era convocato per la finale di Copa Sudamericana verso la quale era diretta la Chapecoense: «Il mio procuratore ha sentito il papà di Winck - continua Romulo - che ci ha riferito che Claudio sta bene ma che è molto triste e scosso per i suoi compagni e i familiari delle vittime. Anche Nenem e Nivaldo li conosco bene e si sono salvati perché non convocati».

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