Tragedia Chapecoense: arrestato Vargas Gamboa, presidente di LaMia 

Le agenzie fiscali di Bolivia, Brasile e Colombia continuano le indagini sul disastro aereo: indagata anche Celia Casteda, una funzionaria dell'amministrazione aeroportuale di Santa Cruz
Tragedia Chapecoense: arrestato Vargas Gamboa, presidente di LaMia © EPA
2 min

ROMA - Continuano le indagini sulla tragedia aerea che si è portata via quasi tutta la rosa della Chapecoense, per un totale di 71 vittime. La ricerca di eventuali colpe o irregolarità ha portato il fisco a ispezionare la sede della compagnia aerea boliviana LaMia, della quale faceva parte l'aereo del disastro. Dopo aver analizzato per diverse ore le documentazioni della compagnia, gli agenti del fisco hanno arrestato il presidente Gustavo Vargas Gamboa e riempito due furgoni di documenti e computer confiscati. Si tratta di un'operazione organizzata in modo congiunto dalle agenzie fiscali di Bolivia, Colombia e Brasile, che domani si incontreranno a Santa Cruz proprio per approfondire le indagini sul diasastro aereo dello scorso 28 novembre. L'accusa, secondo quanto rivelato dal capo del fisco boliviano Ramiro Guerrero, sarebbe di violazione del dovere, ma che «sicuramente si può arrivare a un delitto di omicidio colposo».

TRAGEDIA CHAPECOENSE: IL PILOTA ERA SOTTO PROCESSO

Sotto indagine anche la situazione di una funzionaria dell'AASANA (Administración de Aeropuertos y Servicios Auxiliares a la Navegación Aérea), Celia Castedo, che si era occupata del piano di volo della linea del disastro, compresa quindi la dotazione di carburante che sembra essere stato il motivo dell'incidente. La risposta della Castedo è stata che il tempo di volo previsto tra Santa Cruz e Medellin era lo stesso registrato per la autonomia di combustibile che aveva l'aereo. La situazione della funzionaria potrebbe inoltre essere aggravata dall'abbandono del territorio boliviano, effettuato lunedì, per recarsi in Brasile, dove sta negoziando con la Procura Generale e dove ha fatto petizione per ottenere rifugio. Questo in Bolivia è stato interpretato come un tentativo di ostacolare la giustizia da parte della Castedo, per la quale il paese sudamericano ha chiesto l'espulsione dal Brasile.


© RIPRODUZIONE RISERVATA