Turchia, esplosione a Istanbul: 38 morti, 7 civili

Una autobomba si è fatta esplodere all'esterno dello stadio del Besiktas due ore dopo il match con il Bursaspor
Turchia, esplosione a Istanbul: 38 morti, 7 civili© AP
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ISTANBUL (Turchia) - È salito a 38 vittime - la maggior parte poliziotti e 7 civili - il bilancio dell'attacco di ieri sera vicino allo stadio del Besiktas a Istanbul. Lo ha detto il ministro dell'Interno turco, Suleyman Soylu. Un attentato terroristico ha scosso ieri in serata Istanbul. Un'autobomba diretta contro un bus di poliziotti anti-sommossa, vicino allo stadio del Besiktas, ha provocato almeno 13 morti e decine di feriti. I testimoni, nei pressi dello stadio, hanno sentito due forti esplosioni circa due ore dopo la fine di una partita della Super Lig turca tra i padroni di casa e il Bursarpor (2-1). La zona è stata subito circondata dalla polizia, e sono arrivate sul posto diverse ambulanze. Il ministro dell'interno Suleyman Soylu ha parlato inizialmente di almeno 20 feriti, spiegando che "potrebbe essersi trattato di un'autobomba piazzata nel punto in cui la polizia anti-sommossa era schierata". Il bilancio delle vittime è poi cresciuto di ora in ora. Le immagini hanno mostrato alcuni veicoli danneggiati e diversi caschi della polizia sparsi per terra. Il club del Bursaspor ha reso noto che nessuno dei suoi supporter è rimasto coinvolto. Secondo la tv turca l'autobomba ha colpito proprio un mezzo della polizia che stava lasciando lo stadio, dopo l'uscita dei tifosi dall'impianto. Il ministro dello sport Akif Cagatay Kilic ha parlato di "crudele attentato terroristico, che vuole minacciare l'unità della nazione". 

155 FERITI - È di 155 feriti l'ultimo bilancio dell'attacco di ieri sera vicino allo stadio del Besiktas a Istanbul. Di questi, 136 si trovano ancora in ospedale, 14 dei quali in terapia intensiva e 5 sono al momento in sala operatoria. Lo ha detto il ministro dell'Interno turco, Suleyman Soylu, dopo aver aggiornato a 38 il numero delle vittime, tra cui 30 poliziotti e 7 civili, mentre un corpo è ancora da identificare.

MINUTO DI SILENZIO - La Federazione calcistica turca ha deciso di far osservare un minuto di silenzio in tutte le partite che verranno disputate nel Paese tra oggi e domani, dopo l'attacco di ieri sera vicino allo stadio del Besiktas a Istanbul, che ha provocato almeno 38 morti, per lo più poliziotti, e 155 feriti. In una nota di condanna degli attentati, si precisa inoltre che le bandiere negli stadi saranno a mezz'asta e non verrà suonata alcuna musica a margine delle partite, come avviene solitamente.

SILENZIO STAMPA - E le autorità hanno disposto il silenzio stampa, come accade sempre in seguito ad un attentato in Turchia. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che si trovava a Istanbul al momento dell'attacco, segue gli sviluppi in contatto con il primo ministro e il capo della polizia. Al momento non c'è stata alcuna rivendicazione, ma l'intelligence turca nei giorni scorsi aveva diffuso un'allerta su possibili attentati dell'Isis con autobomba ad Ankara, nei primi giorni di dicembre. Appena sei mesi fa, sempre a Istanbul, 45 persone erano rimaste uccise e centinaia ferite nell'assalto con armi da fuoco e bombe all'aeroporto, da tre uomini sospettati di essere militanti dell'Isis. Diversi altri attentati, nel corso degli ultimi anni, sono stati attribuiti invece ai militanti curdi del Pkk.

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