Ibrahimovic sui Ronaldo: «Il migliore? Il Fenomeno. CR7 innaturale»

L'attaccante svedese duro col portoghese: «Come il Fenomeno ci si nasce, non ci si diventa. Messi? Salta tutti. E' come giocare alla Playstation»
Ibrahimovic sui Ronaldo: «Il migliore? Il Fenomeno. CR7 innaturale»© EPA
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ROMA - Zlatan Ibrahimovic non è certo noto per mandarle a dire: in un'intervista su Espn Brasil, al fuoriclasse svedese è stato chiesto di mettere a confronto alcuni dei più grandi campioni degli ultimi anni, ovvero Ronaldo, Cristiano Ronaldo e Ronaldinho. L'attaccante del Manchester United ne ha approfittato per rifilare una stoccata al fresco Pallone d'Oro: «Il suo non è un talento naturale - ha dichiarato - ma il frutto di molto lavoro». Niente a che vedere con "l'altro" Ronaldo, quello soprannominato il Fenomeno, che secondo Ibrahimovic supera per distacco gli altri due attaccanti: «Per me è stato un esempio di quello che è il calcio. Tutto quello che faceva era davvero straordinario: come dribblava, come correva, come segnava. Era un vero e proprio "Fenomeno". Quello che ha fatto lui, penso che nessun altro sarà mai in grado di farlo, perché lui era naturale, non era "costruito". Ronaldo non si è fatto, è nato per questo e si tratta di qualcosa per il quale non ti può allenare. Come Ronaldo non ci si diventa, ci si nasce. E' davvero unico». Parole di elogio anche per Ronaldinho, col quale Ibra ha giocato ai tempi del Milan: «Anche lui era fenomenale. Quando giocavamo insieme non era già più ai suoi giorni migliori, ma era comunque bellissimo vederlo in campo, dribblare velocemente con quei capelli disordinati. Faceva sembrare gli altri giocatori dei bambini rispetto a lui».

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SU MESSI - Nel corso dell'intervista Ibra ha parlato anche di Lionel Messi, col quale ha giocato per una stagione al Barcellona: «Penso sia unico, non so se in futuro ci saranno giocatori in grado di fare quanto riesce a fare lui, ha uno stile inimitabile. Messi è così: gli passi la palla e lui comincia a saltare tutti. Ho avuto modo di vederlo in campo tutti i giorni, è come giocare con la PlayStation». C'è solo un gol a separare Ibra da Messi nel 2016, con l'argentino che ha segnato 51 gol col Barcellona e lo svedese 50 con Psg e Manchester United: «Siamo due giocatori con stili molto diversi - continua l'attaccante dei Red Devils -. Io sono uno che è andato alla conquista di diversi campionati, lui invece è rimasto per anni nella stessa squadra e questo è molto bello. Credo che però quello che ha fatto e che fa con la maglia del Barcellona sarebbe in grado di replicarlo ovunque, anche in Premier League».

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