In Cina un pestone a Witsel può costarti il posto di lavoro

Qun Sheng, centrocampista dello Shanghai Shenhua, è stato severamente punito dal suo club per l'intervento sul belga del Tianjin Quanjian
In Cina un pestone a Witsel può costarti il posto di lavoro
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SHANGHAI (Cina) - Seconda giornata di Super League, il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro è ospite dello Shanghai Shenhua di Carlitos Tevez. La neopromossa allenata dal Pallone d'Oro 2006 è tutta in avanti per sbloccare il match e Qun Sheng, 30enne centrocampista della squadra di casa cosa fa? Dal nulla rifila un pestone ad Axel Witsel, tra l'incredulità dei suoi stessi compagni di squadra. L'arbitro lo vede ed estrae il rosso, la sua squadra va pure in vantaggio, ma a 10' dalla fine viene ripresa sull'1-1 proprio da un gol (su calcio d'angolo) di Witsel. 

LA SEVERA PUNIZIONE - Non è mica finita qui, perché a due giorni dal match, il presidente dello Shanghai Shenhua decide di punire severamente il suo giocatore: multa di 40 mila euro, retrocessione nella squadra riserve e probabile decurtamento dello stipendio da qui a fine stagione. "Ha procurato un danno di immagine alla squadra, alla società e a tutto il calcio cinese" la motivazione di Wu Xiaohui, il severo patron dello Shenhua, che non ha accettato le scuse del giocatore, mortificatosi dopo l'accaduto. Anzi, gli ha imposto di fare pubblica ammenda a Witsel, una della stelle indiscusse della Super League cinese con i suoi 18 milioni di euro di guadagno a stagione.

Cannavaro ko all'esordio


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