Johan Cruyff: 5 eredità della scomparsa di un mito del calcio

Il fuoriclasse di Ajax, Barcellona e Olanda moriva il 24 marzo 2016. Cosa ci ha lasciato e cosa è rimasto, dopo un anno, di una delle figure storiche della storia di questo sport
Johan Cruyff: 5 eredità della scomparsa di un mito del calcio

ROMA - Johan Cruyff, morto a Barcellona ormai un anno fa, il 24 marzo 2016, è stato un fuoriclasse tra i più forti mai esistiti e punto di riferimento dell'ultimo mezzo secolo di storia di questo sport, per quanto fatto sia da calciatore che da allenatore e dirigente. Il campione olandese ha lasciato un vuoto, se non incolmabile, sicuramente di rilevante spessore all'interno dell'universo calcistico. L'account Twitter legato ufficialmente all'ex numero 14 di Ajax e Olanda ha lanciato anche un hashtag, #CruyffLegacy, per riaffermare l'esigenza di raccogliere e tramandare il ricordo della figura di Cruyff.


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— Cruyff Football (@CruyffFootball) 12 marzo 2017


Tra le eredità lasciate da Cruyff, c'è sicuramente quella del suo palmarès (da calciatore): 253 gol con l'Ajax, 61 gol col Barcellona, 33 gol con la Nazionale d'Olanda; 3 Coppe dei Campioni, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale con l'Ajax; poi tre volte il Pallone d'oro; e poi ancora il secondo posto con la sua "Arancia meccanica" ai Mondiali di Germania '74 ed il bronzo agli Europei del 1976 in Jugoslavia.


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Non "male" neanche ciò che Cruyff ha lasciato a tifosi e appassionati di calcio nelle vesti di allenatore. Non tanto per i trofei conquistati (Coppa dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe, Supercoppa europea, 4 volte la Liga, 3 Supercoppe di Spagna), ma soprattutto per la rivoluzione "totalitaria" applicata al gioco e all'approccio della squadra verso la gestione della palla e l'occupazione degli spazi in campo. Ha spiegato tutto, in una frase, colui che meglio di tutti è forse riuscito a raccogliere ed incarnare quanto seminato da Johan come tecnico del Barça, Pep Guardiola: "Cruyff ha dipinto la cappella, e gli allenatori del Barcellona da quel momento hanno dovuto semplicemente restaurarla o migliorarla".


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— AjaxDaily (@ajaxdailydotcom) 18 marzo 2017

Alla fine del 2016, l'Ajax sembrava aver deciso di reintitolare la sua Amsterdam Arena a Johan Cruyff. Ma, al momento, non c'è nulla di certo, anche se i tifosi dei Lancieri premono affinché ciò arrivi prima possibile (qualcuno sperava potesse accadere proprio il 24 marzo, nell'anniversario della morte). Qualcuno sembra riottoso, e a supporto dell'appello per la nascita della "Johan Cruyff Arena" c'è anche Jordi, terzogenito del fuoriclasse olandese e a sua volta ex calciatore.


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— Diario SPORT (@sport) 15 marzo 2017

Un'altra città che vorrebbe, o comunque in cui si sta pensando di dedicare l'impianto a Johan Cruyff è, ovviamente, Barcellona. Lo ha detto, esplicitamente, l'ex presidente del club catalano Joan Laporta: "Il miglior modo per rendere omaggio a Cruyff è quello di dare il suo nome allo stadio (il Camp Nou)".


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ROMA - Johan Cruyff, morto a Barcellona ormai un anno fa, il 24 marzo 2016, è stato un fuoriclasse tra i più forti mai esistiti e punto di riferimento dell'ultimo mezzo secolo di storia di questo sport, per quanto fatto sia da calciatore che da allenatore e dirigente. Il campione olandese ha lasciato un vuoto, se non incolmabile, sicuramente di rilevante spessore all'interno dell'universo calcistico. L'account Twitter legato ufficialmente all'ex numero 14 di Ajax e Olanda ha lanciato anche un hashtag, #CruyffLegacy, per riaffermare l'esigenza di raccogliere e tramandare il ricordo della figura di Cruyff.


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