L'ex Roma Cicinho, altra confessione: «Bevevo fino a svenire, pure per tatuarmi»

L'ex nazionale verdeoro (con passato romanista) ha parlato alla tv brasiliana: «Al Madrid la cosa sfuggì di mano. Bevevo, non solo di notte; bevevo per fare tatuaggi»
L'ex Roma Cicinho, altra confessione: «Bevevo fino a svenire, pure per tatuarmi»
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ROMA - "Bevevo fino a svenire", ha confessato Cicinho. L'ex nazionale del Brasile, con un passato nella Roma (complessivamente dal 2007 al 2012), ne ha parlato ad Aqui com Benja!, programma dell'edizione brasiliana di Fox Sports, ricordando soprattutto il suo periodo in Spagna: "Ero un alcolizzato perché non ero in grado di bere solo una birra. Bevevo fino a cadere a terra. Quando arrivai al Real Madrid, la cosa mi sfuggì di mano. Bevevo tanto, ma non solo di notte". Continua l'ex romanista: "Qualche giornalista mi ha visto bere. Mi pento di tutto ciò che ho fatto e non lo consiglierei a nessuno. Queste cose non curano alcuna depressione. anzi si corre il rischio di diventare più depressi",

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TATTOO - Cicinho anche parlato dei suoi problemi con i tatuaggi, strettamente legati alla dipendenza dall'alcol: "Sono a disagio con i miei tatuaggi, li ho fatti sotto l'influenza dell'alcol. Bevevo perché avevo paura del dolore dell'ago, ma avevo bisogno di tatuarmi. Pensavo che i tatuaggi mi avrebbero portato la pace. e invece così non è stato. Mi immagino a 60 anni a mangiare torte, pieno di tatuaggi".

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