Mourinho: «Pogba? Non  conto i giorni che mancano al suo rientro»

Il tecnico del Manchester United: «Ho fiducia in tutti, Paul tornerà quando sarà pronto»
Mourinho: «Pogba? Non  conto i giorni che mancano al suo rientro»© Action Images via Reuters
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MANCHESTER - "Quando rientrerà Pogba? Non ne ho idea ma, ribadisco, è una grande opportunità per altri di giocare e siccome ho fiducia in tutti, non piangerò l'assenza di Paul né conterò i giorni che mancano al suo rientro". Alla vigilia della gara col Southampton ("Sono molto costanti nel modo in cui giocano e in cui vedono il calcio, nelle qualità dei loro calciatori"), José Mourinho assicura che l'assenza per infortunio dell'ex bianconero non è in cima ai suoi pensieri. Il tecnico dei Red Devils ha fiducia negli altri centrocampisti ed è convinto che di ricevere le risposte giuste. Ma il calendario non gli sarà d'aiuto. Lo United giocherà infatti in trasferta sei delle prossime sette partite: Southampton, Liverpool e Huddersfield in campionato, Cska Mosca e Benfica in Champions, e Swansea in Coppa di Lega, in mezzo la gara interna di Premier col Crystal Palace. "Sarà difficile ma significa anche che sarà più facile più in là, perché giocheremo due gare in casa in Champions nel girone di ritorno mentre in campionato, se non riusciremo a vincere, cercheremo comunque di fare dei punti e poi provare a rifarci in casa". Per l'ad dei Red Devils, Ed Woodward, il primo trofeo dell'era Mourinho, la Coppa di Lega vinta in finale proprio col Southampton, rappresenta l'inizio di "un periodo eccitante". "Ma non penso sia stato corretto perché qualche mese prima questa squadra, con Van Gaal, aveva vinto la FA Cup. Credo sia un discorso più generale, che non riguarda la singola conquista di un trofeo ma la situazione economica del club, oggi migliore che mai stando ai numeri, con una squadra che sta migliorando non solo in termini di risultati ma anche nel modo di giocare, con il rapporto fra giocatori e tifosi sempre più forte". 

Parole dolci per Martial, nei confronti del quale non è mai stato molto tenero ("ho visto una grande crescita della persona, del suo umore, del suo linguaggio del corpo. In una sola parola: è felice"), bocca cucita sulle polemiche relative al coro dei tifosi dello United per Lukaku, tacciato però di razzismo: "non fatemi queste domande. Quello che voglio è che i tifosi sostengano il club e i giocatori". (a cura di Italpress)


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