Eboué in difficoltà, il Galatasaray: «Lo aiutiamo noi»

L'ex Arsenal vive un momento di estrema difficoltà, il club turco si propone: «Se un amico ha bisogno, noi ci siamo»
Eboué in difficoltà, il Galatasaray: «Lo aiutiamo noi»
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ISTANBUL - Guai giudiziari e senza soldi ("non posso permettermi un avvocato per difendermi"), l'ex calciatore dell'Arsenal, Emmanuel Eboué, ha ammesso in due interviste, al Mirror e al Telegraph, di aver pensato al suicidio. Da marzo il 33enne ivoriano è fermo: la Fifa lo ha squalificato per un anno a causa di una controversia col suo ex agente e il Sunderland, con cui aveva firmato qualche settimana prima, non ha avuto altra scelta che rescindere il contratto. A Eboue, che non potrà comunque giocare fino a quando non avrà saldato il debito col suo vecchio procuratore che si aggira attorno al milione di sterline, è stato anche vietato di allenarsi se non con un calciatore semiprofessionista incontrato a Londra. La possibilità di ripartire proverà a offrirgliela una delle sue squadre, il Galatasaray, club in cui ha militato dal 2011 al 2015. "Conosciamo la situazione di Eboué e ne abbiamo parlato nello spogliatoio e all'interno del club, faremo in modo di poter dare una mano d'aiuto a un amico in difficoltà", ha dichiarato l'allenatore della squadra di Istanbul. Secondo la stampa turca il club è pronto a offrire un incarico da allenatore delle giovanili al suo ex calciatore.


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