Violenza e corruzione in Indonesia: il calcio nel caos

L'ex vice di Hector Cuper, Mario Gomez sta dominando il campionato con il suo Persib nella Liga 1, la Serie A indonesiana, ma ha tanti ostacoli da superare
Violenza e corruzione in Indonesia: il calcio nel caos
Bruno Bartolozzi
2 min


Sta battendo anche la corruzione Mario Gomez, l’ex vice di Hector Cuper, tecnico del Persib nella Liga 1, la Serie A indonesiana. Primo in classifica dopo 23 giornate, Gomez ha già provato a sollevare la questione agli organi di competenza. «L’Indonesia è un bellissimo posto, ma la situazione non è facile», ha detto il tecnico argentino. Il problema è che quattro club gestirebbero il campionato. Il Madura United e l’Arema Cromo, che nemmeno avrebbero la licenza per giocare nella massima serie; il Persija Jakarta, che avrebbe invece una licenza truccata; e infine il Bhayangja Fc. Il Persib, sostiene la dirigenza, sarebbe soggetto a lunghe squalifiche - tre, quattro, anche cinque giornate - nonostante la Corte Disciplinare guardi i video senza permettere la replica di una difesa.

Problema, questo, che va ad aggiungersi con quello ancora più grave della violenza. Nella gara in casa contro l’Arema, racconta Gomez, «abbiamo avuto paura». A fine partita c’era stata un’invasione di campo, squadra e tecnico erano corsi negli spogliatoi. Nonostante l’assedio, la Federazione ha deciso di non prendere alcun provvedimento. Due domeniche fa, nel clasìco contro il Jakarta, Haringga Sirla, 23 anni, è morto dopo che un gruppo di sostenitori di Bandung lo hanno picchiato fuori dallo stadio. Sono state arrestate 16 persone in seguito all'attacco. Secondo l’analista Akmal Marhali, è stata la settima morte di un tifoso legata a una partita tra i due club dal 2012.


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